Europei, l’Italia e l’inginocchiamento. Bonucci: “Siamo tutti antirazzisti”

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In queste prime gare di Euro 2020 uno degli argomenti di maggiore dibattito è l’inginocchiamento per mostrare solidarietà al movimento Black Lives Matter e per ribadire il “no” a qualsiasi forma di razzismo e discriminazione.

Alcune squadre hanno scelto di inginocchiarsi prima delle partite, altre invece non stanno seguendo questa iniziativa. Addirittura a Wembley l’inginocchiamento della Nazionale inglese prima della gara Inghilterra – Croazia ha scatenato il dissenso del pubblico locale. Dagli spalti, dove erano presenti circa 22.500 spettatori, sono partiti dei fischi e dei “buuu” all’indirizzo dei giocatori britannici (i croati non si sono inginocchiati, ndr).

“I tifosi dovrebbero sapere che i giocatori e l’allenatore hanno più volte spiegato quali motivi stiano dietro questa scelta. Non è un fatto politico. Lasciate perdere queste cose e sostenete i ragazzi”, ha detto l’ex nazionale inglese Rio Ferdinand.

Questa sera sarà di scena l’Italia di Roberto Mancini, che se la vedrà con la Svizzera dopo l’ottimo esordio contro la Turchia con la netta vittoria per 3-0. Nella prima gara gli Azzurri non si sono inginocchiati (nemmeno i turchi, mentre svizzeri e gallesi sì, ndr), sollevando ulteriori accuse dopo quelle dovute al fatto che all’interno della rosa convocata dal “Mancio” non sia presente nemmeno un giocatore nero.

Polemiche a cui ha risposto in conferenza stampa uno dei veterani azzurri, Leonardo Bonucci: “Siamo contro il razzismo e le discriminazioni – ha precisato il difensore della Nazionale italiana – Ad oggi non mi pare che ci sia una richiesta dell’Uefa di intraprendere un’iniziativa, è una libera scelta delle Federazioni. Da parte di tutti c’è una posizione contro il razzismo”. 

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