Europei, insulti razzisti dei tifosi inglesi a Rashford, Sancho e Saka

L’Italia di Roberto Mancini ha trionfato nella finalissima dell’Europeo e si è aggiudicata un trofeo che mancava addirittura dal 1968. Gli Azzurri hanno ribaltato ogni pronostico, rialzandosi dalle ceneri del 2017 quando lo spareggio contro la Svezia negava all’Italia il pass per il Mondiale di Russia 2018.

Esce sconfitta l’Inghilterra, che deve ancora rimandare l’appuntamento con il successo: l’ultima volta fu nel 1966, al Mondiale giocato in casa.

Stavolta non è bastata nemmeno l’atmosfera di Wembley a spingere i “Leoni” verso la vittoria. Gli uomini di Southgate si sono arresi ai rigori, con gli errori decisivi di Rashford, Sancho e Saka.

Proprio questi tre giocatori sono i più bersagliati dai tifosi inglesi. Molti si sono lasciati andare ad insulti razzisti decisamente vergognosi, già fermamente condannati dai club di appartenenza dei tre calciatori (Rashford e Sancho giocano con il Manchester United, Saka è in forze all’Arsenal).

Il giocatore preso maggiormente di mira è proprio il 19enne Saka, che si è fatto parare l’ultimo rigore da Gigio Donnarumma. “Ti odio scimmia, torna in Nigeria” è solo uno degli orribili commenti comparsi sul web, in riferimento alle origini dell’attaccante dei Gunners.

Ma non mancano altri insulti, come “fo**uto ne**o” e “mangia banane”. La Federcalcio inglese ha espresso la sua ferma condanna: “La FA condanna fermamente ogni forma di discriminazione ed è sconvolta dal razzismo online che ha preso di mira alcuni dei nostri giocatori inglesi sui social media. Non potremmo essere più chiari sul fatto che chiunque abbia un comportamento così disgustoso non sia il benvenuto nel seguire la squadra. Faremo tutto il possibile per supportare i giocatori colpiti e sollecitare le punizioni più dure possibili per chiunque sia responsabile”.

Sul tema è intervenuto anche il principe William, che ha definito questi comportamenti “abominevoli”, aggiungendo di sentirsi “nauseato” e auspicando che tutti coloro che si sono resi responsabili di questi insulti ne rispondano. Condanna per gli insulti razzisti anche da parte del premier inglese, Boris Johnson.

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