Ministro Lamorgese ad Avvenire, 12% dei procedimenti di emersione esaminati

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Per stabilizzare Paesi come Libia e Tunisia e gestire i flussi migratori provenienti dal continente africano è necessaria una presenza maggiore dell’Europa. Lo sottolinea il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in un’intervista rilasciata al quotidiano “Avvenire” dove ci si sofferma principalmente sull’aumento degli sbarchi.

Lamorgese sottolinea come nel periodo estivo gli sbarchi aumentino ogni anno, ma chiaramente in questo 2021 bisogna fare i conti con la pandemia di Covid-19 che ha colpito duramente anche i Paesi africani.

Pertanto, oltre a misure che vadano contro il traffico di esseri umani e garantiscano a pieno i diritti dei migranti, servono anche progetti di sviluppo tramite finanziamenti e interventi europei.

Per la situazione libica, che appare come quella più critica, Lamorgese precisa la volontà del governo di procedere con la linea delle evacuazioni umanitarie.

“Il governo – afferma la responsabile del Viminale nell’intervista ad ‘Avvenire’ – intende continuare a finanziare progetti che prevedono rimpatri volontari assistiti dalla Libia, assistenza vitale nei centri di detenzione e supporto ai migranti nei contesti urbani”.

Nel frattempo, un altro fronte emergenziale sembra essere quello balcanico, come evidenziato anche dal ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer.

I migranti provenienti dall’Est – dalla Slovenia via terra, ma anche da Grecia e Turchia via mare – sono in aumento, ed è per questo che la Lamorgese ribadisce la necessità di un confronto “tra tutti gli Stati interessati sulla gestione dei flussi terrestri”.

12% di sanatoria stranieri trattate

Nell’intervista il ministro dell’Interno fa un passaggio importante sulla regolarizzazione dei lavoratori stranieri: la stragrande maggioranza delle 207.000 domande pervenute al Viminale è ancora ferma al palo.

Siamo al 12% dei procedimenti di emersione esaminati: circa 23 mila definiti positivamente, 2.700 rigetti e 800 rinunce”, spiega la Lamorgese, che si sofferma anche sullo Ius Soli, auspicando “una sintesi tra le varie forze politiche”.

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