Subisce insulti razzisti e scoppia a piangere: la sua squadra lascia il campo

razzismo calcio

Insultati su un campo di calcio per il colore della loro pelle. L’ennesima vergogna razzista si è consumata domenica scorsa, durante una partita della terza categoria bolognese, che vedeva di fronte la compagine del Saragozza e il team del Real Basca.

La gara è stata sospesa a 20 minuti dalla fine, dopo che un giocatore del Real Basca si è rivolto ad un avversario del Saragozza con una delle offese più orribili: “Ne*ro di me*da”, il terribile insulto del giocatore, che ha fatto scoppiare l’avversario in un pianto disperato.

L’arbitro della sfida non si è accorto di nulla ed è per questo che i giocatori del Saragozza hanno deciso di abbandonare il campo come gesto di solidarietà nei confronti del loro compagno di squadra.

Si tratta di un ragazzo di 20 anni, giunto a Lampedusa con il barcone e dirottato poi in un centro d’accoglienza. Ora il giovane è in tutela presso una famiglia bolognese ed è riuscito anche ad ottenere il permesso di soggiorno. Stando a quanto riporta il Corriere di Bologna, il giocatore del Real Basca se la sarebbe presa anche con un altro avversario, un 30enne nato a Bologna da famiglia marocchina.

La squadra del Saragozza ha tenuto a rimarcare che tutti i giocatori del Real Basca si sono scusati e volevano smettere di giocare, puntando il dito solo verso il responsabile del vergognoso insulto. Si attendono le decisioni della Commissione Disciplinare della sezione di Bologna.

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