Suarez, emergono i dettagli dell’esame farsa. Inviati al giocatore i testi da imparare a memoria

suarez cittadinanza

Continuano ad emergere particolari sull’esame farsa che ha visto protagonista il calciatore uruguaiano Luis Suarez all’Università per Stranieri di Perugia.

Grazie alle intercettazioni telefoniche, la Procura del capoluogo umbro è riuscita a ricostruire l’iter che ha portato a far sì che Suarez potesse sostenere un esame di fatto già deciso a tavolino con il giocatore.

L’attaccante e i docenti si sono scambiati messaggi e mail per concordare il tutto. All’ex giocatore del Barcellona, ora in forze all’Atletico Madrid ma lungamente trattato nel mese di settembre dalla Juventus, sono state inviate le nozioni di italiano da imparare a memoria in vista dell’esame.

Il primo file era stato inviato il 10 settembre. Suarez non doveva fare altro che imparare il testo a memoria, dato che il calciatore non conosce nulla dell’italiano.

“Abito a Barcellona, in Spagna, da sei anni, mi piace molto, due miei figli sono nati in Spagna”, “Mia moglie si chiama Sofia ed è uruguaiana ma ha anche il passaporto italiano. Ho tre figli: una bambina si chiama Delfina, e ha 10 anni. Un bambino si chiama Benjamin e ha sette anni. L’ultimo bambino deve fare due anni e si chiama Lautaro”, “Il calcio è la mia passione. Mi piace molto stare con la mia famiglia. Gioco spesso alla Playstation”. Sono questi alcuni passaggi del testo inviato al “Pistolero”.

Stando a quanto evidenziato dagli investigatori, le domande rivolte a Suarez in sede d’esame sono state le stesse che erano state inviate al calciatore. La prova d’esame è ora oggetto di un’intercettazione ambientale audiovisiva.

Lo scenario diventa sempre più pesante. Anche la Juventus rischia grosso: la Procura di Perugia ha iscritto tra gli indagati il CEO dei bianconeri, Fabio Paratici, per “false dichiarazioni” rilasciate ai PM durante l’interrogatorio. Sembra che la Juve fosse particolarmente interessata al fatto che Suarez potesse ottenere la cittadinanza italiana il più presto possibile, per riuscire a tesserare il bomber urugaiano in tempo utile per la nuova stagione.

Come noto, la Juventus ha poi improvvisamente cambiato obiettivo (forse perchè informata dell’indagine, ndr), tuffandosi prima su Dzeko e poi su Morata.

error: Content is protected !!