Vaccino ai lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno a Ragusa

In provincia di Foggia è partita la “mission” della Coldiretti per garantire la vaccinazione a tutti i braccianti agricoli stranieri. Finalmente qualcosa si muove anche nelle altre zone d’Italia, dove si sta cercando di immunizzare i cosiddetti “invisibili”, vale a dire gli immigrati irregolari o in attesa di permesso di soggiorno.

Accade anche a Ragusa e provincia, dove si è partiti la scorsa settimana e ad oggi, come riporta il quotidiano Avvenire, gli immigrati vaccinati sono circa 500.

Un risultato diventato possibile grazie alla collaborazione tra Emergency, CGIL, le amministrazioni comunali della provincia ragusana, l’Asp Ragusa e il Progetto Presidio della Caritas diocesana. La provincia di Ragusa è la seconda dopo Caserta nel numero di domande di emersione da parte dei braccianti agricoli: in tutto le richieste giunte al Viminale dal ragusano sono 2.005, ma anche in questo territorio l’iter per arrivare al permesso di soggiorno è estremamente macchinoso.

Quasi tutti i lavoratori agricoli sono ancora in attesa della regolarizzazione, ed è per questo che le associazioni e gli enti hanno voluto velocizzare la vaccinazione per i braccianti stranieri. “L’obiettivo è vaccinare, perché non solo sono salvaguardati loro ma l’intera comunità. Qui ci sono nuclei familiari che vivono nelle campagne e che altrimenti verrebbero completamente dimenticati”, spiega ad Avvenire la portavoce della Asp, Gianna Miceli.

Dato che i lavoratori stranieri sono senza tessera sanitaria si è scelto di non procedere con la prenotazione online. “Nel momento in cui si presentano siamo già attrezzati con personale amministrativo e informatico – spiega ancora Gianna Miceli – che permette di registrare in automatico col codice fiscale o con altro, il nominativo di chi fa il vaccino”.

La maggior parte di loro sono stagionali (tunisini, rumeni, albanesi, alcuni anche dagli Stati centrafricani), pertanto la scelta è ricaduta sul monodose Johnson & Johnson.