Covid, al via i vaccini per i braccianti stranieri

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E’ finalmente partita la vaccinazione per i braccianti extracomunitari, in modo tale da riuscire ad immunizzare anche buona parte dei lavoratori stranieri presenti sul territorio italiano. L’estensione del piano vaccinale alle categorie produttive, con la Coldiretti in prima fila per tutelare la salute di dipendenti e associati, ha permesso di cominciare la vaccinazione nell’hub di Foggia.

Lo scopo principale del piano per la vaccinazione dei braccianti extracomunitari è l’immunizzazione di una fetta importante della popolazione che vive lontano dai centri urbani, ed è pertanto più difficile da raggiungere.

Si sta quindi procedendo all’inoculazione del siero per i lavoratori di Ghetto Out – Casa Sankara e per coloro che vivono e lavorano nelle campagne. La prenotazione si è basata sulle liste stilate dalle aziende agricole della provincia di Foggia, che hanno presentato richiesta di somministrazione del vaccino Pfizer.

Sono due le postazioni vaccinali previste nell’hub, che include anche l’accoglienza, il triage e l’area osservazione. Con questa “svolta” è possibile anche salvaguardare il Made in Italy a tavola, dato che più di un quarto – come sottolinea proprio la Coldiretti – proviene dal lavoro di persone straniere: sono 368.000, in tutto, i lavoratori stranieri impiegati nel settore agricolo, molti dei quali collaboratori da anni delle imprese agricole. La vaccinazione dei braccianti extracomunitari è quindi un passaggio fondamentale.

L’obiettivo della Coldiretti è ora quello di estendere ulteriormente la vaccinazione. Sono in tutto 141 le sedi della Coldiretti già pronte per inoculare il siero, a cui si aggiungono 27 sedi aziendali.

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