Morì in un cantiere abusivo, Conte consegna il permesso di soggiorno alla vedova: “Ma so che non le ridarà Thomas”

Lo scorso 1 giugno una terribile tragedia la separava per sempre da suo marito. Ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha voluto consegnarle il permesso di soggiorno, pur ribadendo che si tratta solo di un gesto di sostanza “che non le ridarà mai indietro Thomas”.

Un gesto che ha comunque commosso la vedova di Thomas Daniel, 41 anni, di origine liberiana, travolto e ucciso da uno smottamento mentre lavorava come operaio in un cantiere abusivo di Pianura, a Napoli.

La coppia è giunta in Italia ben 18 anni fa, ma per tutto questo tempo ha dovuto lottare contro leggi inesistenti e pregiudizi di ogni tipo. Thomas veniva pagato 40 euro al giorno senza alcun tipo di tutela.

Ma la “mazzata” fu la cancellazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari, uno dei perni del decreto sicurezza (che sta per essere definitivamente smantellato, ndr) fortemente voluto dall’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Thomas e Cinthia diventavano così immigrati irregolari, consentendo ai loro datori di lavoro di esercitare le più basse forme di caporalato.

Tutto questo senza poter vedere i loro tre figli, rimasti in Ghana.

“Per me è un gesto d’amore. Mi sento finalmente amata”, ha detto la vedova del 41enne. Conte ha poi consegnato il permesso di soggiorno anche agli altri tre operai ghanesi – Isaac Kwaku, Prince Donkor e Patrick Ameyaw – che si trovavano assieme al liberiano nel cantiere di Pianura, e che sono riusciti a salvarsi dalla catastrofe dove ha perso la vita anche l’operaio italiano Ciro Perrucci.

Un destino comune, quello di Thomas e gli altri tre operai, dato che anche Isaac, Prince e Patrick erano diventati irregolari con l’entrata in vigore del decreto Salvini.

Il documento consegnato dal premier ha validità per sei mesi, rinnovabile per un altro anno. I tre ghanesi e la vedova di Thomas sono stati accompagnati a Palazzo Chigi dal senatore del Gruppo Misto Sandro Ruotolo, che ha chiesto al Presidente del Consiglio di “superare la Bossi-Fini”.