Ius Soli, la svolta di Bologna: cittadinanza onoraria ai bimbi nati da genitori stranieri

La svolta sullo Ius Soli potrebbe arrivare dalla città di Bologna, che potrebbe fungere da apripista per la tanto attesa riforma sulla cittadinanza.

Come noto, da anni campagne come Ero Straniero, i sindacati e le varie associazioni chiedono che si arrivi ad una riforma sulla cittadinanza che preveda l’introduzione dello Ius Soli, ovvero l’acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori.

In questo si pensionerebbe definitivamente lo Ius Sanguinis attualmente in vigore in Italia (che indica invece la trasmissione alla prole della cittadinanza del genitore, sulla base pertanto della discendenza e non del luogo di nascita).

Dato l’immobilismo del Parlamento e l’ostruzionismo delle forze politiche sovraniste, Bologna ha deciso di fare un passo in avanti. Come riporta l’ANSA, i gruppi della maggioranza di centrosinistra in consiglio comunale – Lepore sindaco, Pd, Coalizione civica, Anche tu conti, M5s 2050, Europa Verde-Verdi – hanno proposto un ordine del giorno per modificare lo Statuto del Comune, inserendo proprio il riferimento allo Ius Soli.

Nell’ordine del giorno si chiede poi di dare la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna a tutti i minori nati in Italia da genitori stranieri, regolarmente soggiornanti o nati all’estero, che hanno completato almeno un ciclo scolastico o di formazione in Italia.

Stando a quanto affermato dal sindaco bolognese Matteo Lepore in una conferenza stampa, si tratterebbe di circa 11.000 tra ragazze e ragazzi. In più, il 20 novembre di ogni anno si celebrerebbe una “Festa della cittadinanza”, in concomitanza con la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Chiaramente Bologna non punta ad essere la sola: l’obiettivo, come spiegato dallo stesso sindaco Lepore, è di fare rete con altri Comuni per sollecitare il Parlamento ad approvare il prima possibile una nuova legge sulla cittadinanza italiana per garantire pieni diritti ai figli dei migranti nati o cresciuti in Italia.

Nonostante i circa cento emendamenti presentati dall’opposizione, l’odg presentato in Consiglio Comunale è stato approvato in tarda serata.

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