Ius Soli e Ddl Zan, Salvini: “Temi divisivi, si fa del male a Draghi e agli italiani”

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Salvini, la cittadinanza facile non ci piace

Tra i temi “caldi” che animano il dibattito politico in Italia ci sono sicuramente il DDL Zan e lo Ius Soli. Sebbene in queste settimane si discuta maggiormente sul disegno di legge del deputato Alessandro Zan, esponente della comunità LGBT, lo scontro tra le diverse forze politiche sullo Ius Soli non accenna a placarsi.

Come noto, la posizione di Partito Democratico e più in generale del centrosinistra (su cui sembra ora posizionato anche il Movimento 5 Stelle) è di arrivare allo Ius Soli, ovvero all’acquisizione della cittadinanza italiana come conseguenza del fatto giuridico di essere nati su questo territorio, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori.

Proposta che non trova affatto d’accordo il centrodestra, con Lega e Fratelli d’Italia sul piede di guerra.

Intervenuto qualche giorno fa come ospite del programma Agorà, su Rai Tre, il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha ribadito che lo Ius Soli e il DDL Zan sono da considerare “argomenti divisivi” che metterebbero a rischio la tenuta del governo Draghi (sostenuto anche dal Carroccio).

Se parli di ddl Zan, di Ius soli e di temi che evidentemente dividono non fai un buon servizio agli italiani“, le parole di Salvini, che si è successivamente soffermato sull’inopportunità di dare scadenze al premier.

“Siamo qui per risolvere i problemi degli italiani, senza scadenze – le parole dell’ex ministro dell’Interno – Mi sembra irrispettoso mettere scadenze a Draghi, che guida un governo di ricostruzione nazionale, di quelli che si rimboccano le maniche e che pensano che, come nel dopoguerra l’Italia dopo il Covid, abbia la necessità di curarsi, ripartire lavoro e speranza”.

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