Ingresso vietato fino al 30 luglio 2021 per chi proviene da Bangladesh, India e Sri Lanka

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Blocco per chi proviene da India, Bangladesh e Sri Lanka

È vietato l’ingresso in Italia per le persone provenienti o che abbiano soggiornato nei quattordici giorni precedenti in India, Bangladesh e Sri Lanka, ad eccezione

  • dei cittadini italiani con residenza anagrafica in Italia da prima del 29 aprile 2021 e che non presentano sintomi COVID-19
  • dei cittadini italiani iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE)

Inoltre è possibile entrare/rientrare in Italia dopo espressa autorizzazione del Ministero della Salute, e nel rispetto di una specifica procedura nei seguenti casi:

  • ragioni umanitarie o sanitarie non differibili
  • per i soggetti di cui all’articolo 51 comma 7 lettera n

L’ingresso delle categorie di cui sopra avviene esclusivamente nel rispetto della seguente procedura:

  • obbligo di presentazione della certificazione di essersi sottoposti ad un test molecolare o antigenico effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso con  risultato negativo;
  • obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico all’arrivo in aeroporto;
  • obbligo di sottoporsi, a prescindere dall’esito negativo del test, all’isolamento presso un COVID Hotel o altro luogo indicato dall’autorità sanitaria o dalla protezione civile per un periodo di dieci giorni;
  • obbligo di sottoporsi ad un ulteriore test molecolare o antigenico dopo il periodo di quarantena;
  • obbligo di compilare il Passenger Locator Form digitale a questo link https://app.euplf.eu/ prima dell’ingresso in Italia.

Tali misure restano valide fino al 30 luglio 2021. (Ordinanza 29 aprile 2021, Ordinanza 6 maggio 2021, Ordinanza 30 maggio 2021 e Ordinanza 18 giugno 2021)

Equipaggio ed il personale viaggiante

La procedura di cui sopra non si applica all’equipaggio e al personale viaggiante che dovrà comunque, a condizione che non insorgano sintomi di COVID-19:

  • sottoporsi al tampone al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, oppure nel caso non fosse possibile entro quarantotto ore dall’ingresso nel  territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento.
  • Sottoporsi all’isolamento fino al rientro in sede nei luoghi indicati dall’autorità sanitaria o dalla protezione civile.

Per i marittimi resta in vigore anche quanto stabilito all’allegato 28 del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021 recante “Protocollo per raggiungere una nave per l’imbarco, per la libera uscita e per lasciare una nave per il rimpatrio”.

Manifestano a Dacca i lavoratori bangladesh:

Siamo immigrati bengalesi in Italia e lì residenti con permessi di lungo-soggiornanti, titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo in Italia. Molti di noi convivono lì con la propria famiglia, e i figli di tanti di noi crescono e studiano in Italia.

Alla fine dello scorso anno, quando sembrava che la situazione relativa alla pandemia di Covid 19 stesse migliorando, siamo venuti in Bangladesh per un breve periodo per motivi personali, per riabbracciare finalmente i familiari rimasti qui. Intendevamo restare in Bangladesh per un periodo di tempo breve, ma non siamo ancora riusciti a rientrare in Italia a causa dei divieti di ingresso decisi dal Governo Italiano.

È nel vostro Paese che viviamo le nostre vite. Pertanto, non abbiamo alternative concrete: abbiamo bisogno di poter rientrare legalmente nel territorio italiano.

A causa delle proroghe dei divieti d’ingresso, ci troviamo a vivere una situazione drammatica: molti di noi hanno lasciato dei familiari in Italia, molti hanno già perso il lavoro, e molti stanno incontrando seri problemi nel rinnovo dei permessi di soggiorno. Abbiamo urgente bisogno di tornare subito in Italia per continuare la nostra vita”.

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