Accoglienza per i rifugiati ucraini: tutto sul nuovo decreto del Governo

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Il decreto legge del 21 marzo 2022, “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nel decreto sono contenuti tutti i provvedimenti messi in campo dal governo per cercare di far fronte all’emergenza profughi, venutasi a creare in seguito all’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia.

Nel Decreto Legge compare soprattutto l’accoglienza diffusa per circa 15.000 persone in forme alternative a quelle del Sistema di Accoglienza e Integrazione e ai Centri di Accoglienza Straordinaria, da realizzare con la collaborazione degli Enti Locali e del Terzo Settore.

Inoltre, nel DL vengono stanziati fondi che serviranno a sostenere economicamente per tre mesi le circa 60.000 persone che sono già riuscite a trovare una sistemazione autonoma. In entrambi i casi, saranno le ordinanze di protezione civile a disciplinare le misure.

Per quanto riguarda l’accesso alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, con il nuovo decreto vengono stanziati fondi da destinare a Regioni e province autonome: in questo modo, circa 100.000 tra richiedenti e titolari di protezione temporanea (applicata per la prima volta dall’UE dal 1991, anno dell’istituzione della direttiva) avranno possibilità di accedere ai servizi sanitari.

Sempre con il nuovo decreto del 21 marzo 2022, si consente al Ministero dell’Interno di rinnovare i contratti a termine dei lavoratori impiegati nelle Commissioni per il riconoscimento della protezione Internazionale o nell’esame delle domande dell’ultima regolarizzazione.

Infine, nel decreto legge viene inserita anche una deroga alla disciplina del riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie per medici, infermieri e OSS ucraini che vivevano in Ucraina prima del 24 febbraio (primo giorno di invasione russa, ndr).

I possessori di Passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati potranno essere impiegati presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, mediante la stipula di contratti a termine, contratti di collaborazione o come liberi professionisti.

Nel frattempo, stando ai dati forniti dall’ONU, sono oltre 3,5 milioni i profughi ucraini fuggiti dal Paese in seguito all’invasione russa.

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