Donna ucraina fuggita dalla guerra “Prima mi hanno accolto poi mi hanno sfruttata facendomi lavorare 7 giorni su 7”

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Vertenza sindacale dopo non essere stati pagati al termine della stagione estiva. Tra cui quella di una cittadina ucraina che era stata accolta questa primavera insieme ad altri profughi che scappavano dalla guerra.

Quando lei si è resa disponibile a lavorare nella struttura le è stato fatto un contratto di lavoro part time e le cose sono drasticamente cambiate.

Orari assurdi per appena 1200 euro al mese dai quali erano trattenute le spese per l’alloggio. Alla fine, dopo aver lavorato per due mesi, le sono stati dati appena 300 euro

Di parere opposto la gestione dell’hotel di Rimini che si dice estranea alle accuse.

Il sindacato CISL punta il dito su orari di lavoro assurdi: “i lavoratori erano in servizio fino a 14 ore al giorni 7 giorni su 7” ma anche comportamenti nei confronti di alcune donne ucraine che “fuggite dalla guerra sono state prima accolte nella struttura e poi fatte lavorare praticamente gratis e alla fine sbattute fuori“.

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