15 mesi per un permesso di soggiorno “Così è impossibile vivere”

passeur arrestati ventimiglia

Iter burocratico infinito nelle questure

Un presidio per protestare contro un iter burocratico infinito, che può arrivare anche a 15 mesi per la richiesta di un permesso di soggiorno.

Il sindacato SiCobas ha deciso di mettere in campo questa forma di protesta per evidenziare le lungaggini che colpiscono “tutti i lavoratori del comparto alimentari e della logistica”.

I manifestanti si sono ritrovati questa mattina davanti all’Ufficio Immigrazione della Questura di Bologna, in via Bovi Campeggi 13.

Un ufficio immigrazione che per i sindacalisti sarebbe ormai sul punto di collassare: “L’attesa per la consegna del permesso di soggiorno raggiunge e talvolta supera i 15 mesi”, fa sapere SiCobas, che sottolinea come senza questo documento sia impossibile per i lavoratori stranieri riuscire a portare avanti una vita dignitosa.

Basti pensare che senza permesso di soggiorno “non si può firmare un contratto di affitto o chiedere un prestito, non si può viaggiare, non si riesce a trovare lavoro e non si può avere accesso alle cure mediche”.

I padroni – aggiunge il sindacato – ne approfittano di tutto ciò con salari e condizioni di lavoro sempre più al ribasso che creano sacche di irregolarità enormi che il più delle volte alimentano gli interessi della criminalità organizzata e di chi strumentalizza i migranti per le proprie politiche razziste e capitaliste”.

Per questo, SiCobas chiede una moratoria che consenta a coloro che hanno richiesto il permesso di soggiorno da più di sei mesi di poter ottenere il documento.

Viviamo in un paese in cui la cittadinanza per chi ci è nato o cresciuto è una concessione e non un diritto e chi ne ha diritto è costretto ad attendere per più di 5 anni la sua naturalizzazione”, ha poi aggiunto il sindacato di base.

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