Ucraina, l’iniziativa del Regno Unito: 418 euro al mese alle famiglie che accolgono i rifugiati

Anche l’Italia si sta facendo trovare pronta alla grande emergenza profughi scatenata dalla guerra in Ucraina.

L’invasione militare del Paese da parte dell’esercito russo ha prodotto già oltre due milioni e mezzo di rifugiati: un numero che è destinato a salire, come ha precisato anche l’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, che ha parlato di oltre cinque milioni di profughi se non cesseranno i bombardamenti.

Per questo, in tutta Europa (e anche nel nostro Paese) sono molte le iniziative di solidarietà e accoglienza, che vanno dalle organizzazioni di volontariato a quelle governative, fino ai nuclei familiari.

Nel Regno Unito è stato lanciato il programma “Case per l’Ucraina” con l’obiettivo di assicurare un sostegno economico di 350 sterline – pari a circa 418 euro al mese al cambio attuale – a tutte le famiglie che decideranno di aprire le porte delle loro case ai rifugiati in fuga dall’Ucraina.

Grazie a questo programma, infatti, le famiglie britanniche potranno accogliere un individuo o un intero nucleo familiare per almeno sei mesi. Nella giornata di oggi, lunedì 14 marzo, il governo di Londra lancerà anche un sito web che consentirà di inoltrare la propria iscrizione al programma “Case per l’Ucraina”.

I dettagli del programma di accoglienza lanciato nel Regno Unito sono stati chiariti a Sky News dal ministro britannico per il Levelling Up (il rilancio delle aree più depresse), Michael Gove. Proprio Gove sottolinea come questo programma consentirà di accogliere decine di migliaia di persone, che potranno così avere accesso al welfare, all’istruzione e al mercato del lavoro.

Ma non è tutto, perché nel progetto di accoglienza predisposto da Londra è prevista anche un’altra iniziativa. Le autorità locali, infatti, potranno usufruire di finanziamenti extra – 10.000 sterline, pari a circa 11.900 euro – per tutti i servizi necessari a fornire l’adeguato supporto ai profughi ucraini.