Rifugiati ucraini, nel nuovo decreto incentivi alle famiglie che li ospiteranno

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Il governo italiano sembra voler seguire la strada tracciata da quello britannico, garantendo un sostegno economico alle famiglie che decideranno di ospitare i rifugiati ucraini in fuga dalla guerra.

Nel Regno Unito è stato infatti lanciato il programma “Case per l’Ucraina”, con l’obiettivo di garantire alle famiglie che ospitano i profughi ucraini un sostegno economico di 350 sterline, pari a circa 418 euro, a patto che l’ospitalità duri non meno di sei mesi.

Un’iniziativa che anche il governo italiano sembra voler applicare per aumentare ulteriormente le misure di emergenza necessarie per far fronte all’emergenza profughi scatenata dall’invasione militare russa in Ucraina.

Come riporta Il Sole 24 Ore, infatti, l’esecutivo è al lavoro su un nuovo decreto legge con l’obiettivo di stanziare ulteriori fondi dopo i primi 10 milioni di euro già erogati con il precedente intervento del 28 febbraio.

Tra le novità potrebbe esserci proprio l’incentivo per le famiglie che ospitano le persone fuggite dall’Ucraina, oltre ai maggiori stanziamenti chiesti dalle Regioni per fare in modo che l’accoglienza possa essere applicata al meglio.

Al momento, stando ai dati forniti dal Ministero dell’Interno, sono giunti in Italia circa 45.000 profughi, ma i numeri sono destinati a crescere, soprattutto se non si riuscirà ad arrivare ad un cessate il fuoco a stretto giro.

Proprio in previsione di un aumento notevole dei profughi dall’Ucraina, l’Unione Europea ha deciso di applicare per la prima volta la direttiva di protezione temporanea, istituita nel 1991 all’indomani delle guerre jugoslave.

Con questa misura viene garantito ai rifugiati ucraini un permesso di soggiorno della durata di un anno, rilasciato dai Questori e prorogabile automaticamente di sei mesi in sei mesi per un periodo massimo di un anno, sempre che nel frattempo la protezione temporanea non cessi per decisione dell’UE.

I destinatari sono i cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio, gli apolidi e i cittadini di paesi terzi che beneficiavano di protezione internazionale o di protezione nazionale equivalente in Ucraina prima del 24 febbraio, oltre ai loro familiari.

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