Troppi ritardi nella cittadinanza per gli stranieri

cittadinanza italiana

LInca CGIL è tornata a far sentire la propria voce come fatto nei mesi passati, evidenziando i gravi ritardi della prefettura nella cittadinanza per gli stranieri. In particolare, dopo tutti i reclami che sono stati fatti nel corso degli anni, non è ancora stata fornita una soluzione definitiva.

Le cose sarebbero addirittura peggiorate, secondo la CGIL. Infatti, il sindacalista ha dichiarato che all’indomani della denuncia fatta in passato, il Prefetto lo convocò insieme al Segretario della CGIL per manifestare l’intenzione di risolvere il problema in tempi rapidi.

Il Prefetto, all’epoca, sostenne che il problema era legato alla carenza d’organico, ed indicò anche dei nomi ai sindacalisti a cui rivolgersi in caso di problemi. “Ora però siamo costretti a tornare sulla situazione, diventata ancora più grave“.

Infatti la legge italiana prevede che, dopo la richiesta di un cittadino straniero, non possano passare più di due anni per rispondere e prendere una decisione. Ultimamente invece succede che, dopo la scadenza del tempo, il cittadino diceva una comunicazione con la quale viene informato che i tempi si prolungheranno di ulteriori dodici mesi senza però una spiegazione.

Abbiamo casi di persone che attendono da oltre quattro anni e mezzo“, ha rivelato Fiammata, il quale ha aggiunto che nei casi di ricongiungimento familiare ci sono tempistiche ancora più lunghe. Il comportamento dell’amministrazione, secondo la CGIL, sarebbe quindi vessatorio considerando anche il modo in cui la Legge si esprime sull’argomento.

La carenza di organico, inoltre, non sarebbe l’unica causa: “Ci sono scelte politiche precise, effettuate a livello nazionale e poi veicolate in ogni territorio“. Ora non resta che attendere nuove eventuali risposte da parte del Prefetto.

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