Regolarizzazione ancora lenta dopo 2 anni: in 100.000 attendono il permesso di soggiorno

regolarizzazione migranti bozza legge

Come procede la regolarizzazione dei lavoratori stranieri?

Delle domande pervenute al Ministero dell’Interno nell’estate 2020 quante hanno visto completato il proprio iter burocratico con il rilascio del permesso di soggiorno?

Stando ai dati forniti proprio dal Viminale e resi noti dalla campagna Ero Straniero sul proprio sito, a fine marzo 2022 sono 105.000 i permessi di soggiorno in via di rilascio da parte delle prefetture su un totale di 207.000 domande di emersione presentate dai datori di lavoro.

Dai dati emerge che sono ancora decine di migliaia le pratiche da portare a compimento; inoltre, man mano che si va avanti con l’esame delle domande aumentano anche i rigetti.

Si tratta comunque di tempi lunghissimi, decisamente più ampi rispetto a quanto previsto inizialmente con la sanatoria, fortemente voluta dall’allora ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova.

Dall’agosto 2020 ad oggi si è cercato anche di introdurre delle modalità che potessero consentire una velocizzazione delle procedure di emersione.

Basti pensare ai circa mille interinali impiegati presso le varie prefetture e questure, che potranno occuparsi della regolarizzazione dei lavoratori stranieri fino a dicembre 2022 grazie all’emendamento relativo alla legge di bilancio (proposto da Ero Straniero) che ha garantito la proroga.

Un altro elemento che ha contribuito a rendere più rapide le procedure è senz’altro il decreto flussi 2022, approvato dal governo a fine dicembre, che ha garantito l’ingresso in Italia di 69.700 lavoratori stranieri che possono così andare a colmare la forte carenza di manodopera in alcuni settori cruciali (agroalimentare, automotive, turistico-alberghiero, edilizia, ecc).

Le richieste dei datori di lavoro, come emerso dai dati, sono state circa 220.000, decisamente superiori alle quote messe a disposizione nel Decreto Flussi.

Una dimostrazione ulteriore di come sia necessario creare dei canali di ingresso per lavoro, mettendo definitivamente un punto alle sanatorie.

Proprio il 3 maggio scorso, in Senato, è stato approvato un ordine del giorno che impegna il governo a valutare l’introduzione “di un meccanismo permanente di regolarizzazione su base individuale a fronte di un contratto di lavoro, al duplice fine di garantire la giusta tutela dei diritti fondamentali della persona e così favorire anche l’emersione di rapporti di lavoro irregolari”.

Ero Straniero sta organizzando un incontro pubblico in Parlamento per il prossimo 14 luglio: al centro ci saranno proprio questi due temi così importanti nell’ambito delle politiche dell’immigrazione, ovvero i canali di ingresso per lavoro e la regolarizzazione.

error: Content is protected !!