Pakistano come Suarez, presenta una certificazione di italiano falsa: denunciato

permesso di soggiorno proroga 15 giugno

Non c’è solo l’ormai celebre “caso Suarez” a sollevare un polverone sulle modalità con cui vengono rilasciati i certificati di lingua italiana.

Mentre proseguono le indagini per appurare cosa è realmente accaduto all’Università per Stranieri di Perugia, dalle vicine Marche giunge notizia di una certificazione di italiano falsa, utilizzata da un cittadino di origine pakistana per provare ad ottenere il permesso di soggiorno.

La vicenda è raccontata dalla Questura di Fermo, che ha diffuso un comunicato stampa per spiegare i dettagli dell’accaduto.

Nella ricostruzione della Questura della città marchigiana, nella serata di lunedì 21 settembre si è presentato allo sportello dell’Ufficio Immigrazione un cittadino del Pakistan per inoltrare richiesta di permesso di soggiorno.

Il pakistano risultava regolarmente in possesso del certificato di conoscenza della lingua italiana, che dovrebbe essere rilasciato da un ente autorizzato. Tuttavia, il personale dell’Ufficio Immigrazione si è subito reso conto che il pakistano non parlava affatto italiano, tanto da non riuscire a fornire le semplici informazioni per completare la domanda.

Come riportato nella nota della Questura, i successivi accertamenti svolti dagli operatori della Polizia di Stato “hanno consentito di accertare che la documentazione presentata era falsa”. Per questo motivo, lo straniero – che ha 40 anni, ndr – è stato denunciato per truffa.

“Sono in corso ulteriori indagini per verificare se si tratti di una caso singolo o se vi sia una organizzazione criminale che mette a disposizione degli stranieri le certificazioni false”, ha poi concluso la nota della Questura.

error: Content is protected !!