Modifiche ai decreti sicurezza: tutti i cambiamenti in discussione

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L’accelerata impressa dal segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, all’indomani delle elezioni regionali, sembra aver prodotto i risultati sperati.

Il testo che modifica i decreti sicurezza introdotti dall’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e votati in Parlamento anche grazie ai voti del Movimento 5 Stelle (che all’epoca governava con la Lega, ndr) è pronto per essere discusso in Consiglio dei Ministri.

Passaggio da 4 anni a trentasei mesi dei termini dei procedimenti concessione delle cittadinanze italiane.

Un iter diventato più lungo del previsto, per via delle differenze di vedute tra i due partiti principali che compongono l’attuale maggioranza di governo, ovvero il PD e il Movimento 5 Stelle.

Ma quali saranno i cambiamenti che verranno introdotti con il nuovo testo?

Tanto per cominciare, viene abbattuta la stratosferica multa prevista dal decreto Salvini per le navi che compiono soccorsi in mare. Non più un milione di euro, quindi, ma una multa che va dai 10 ai 50.000 euro.

Inoltre, i migranti non potranno più essere respinti verso quei Paesi ritenuti pericolosi, ovvero verso uno Stato dove esistono “fondati motivi di ritenere che l’espulsione o l’estradizione rischi di essere sottoposta a tortura o a trattamenti inumani o degradanti”.

Per quanto riguarda i permessi di soggiorno, non si torna esattamente alla protezione umanitaria (che Salvini aveva eliminato con il suo decreto sicurezza, ndr) ma viene assicurata la protezione speciale a tutte le categoria vulnerabili.

Inoltre, viene garantita l’iscrizione all’anagrafe ai richiedenti asilo, che otterranno una carta d’identità dalla validità triennale.

Infine, il sistema di accoglienza torna ad essere diffuso, all’incirca come il sistema Sprar precedente all’introduzione del decreto Salvini. Nei centri, quindi, vengono erogate “le prestazioni di accoglienza materiale, l’assistenza sanitaria, l’assistenza sociale e psicologica, la mediazione linguistico-culturale, la somministrazione di corsi di lingua italiana e i servizi di orientamento legale e al territorio”.

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