Ottiene la cittadinanza dopo 24 anni in Italia: la storia di Aleks, scambiato per un rapinatore

Ha dovuto attendere 24 anni per diventare finalmente cittadino italiano, dopo aver dovuto subire anche uno “stop” nell’iter burocratico per un assurdo caso di omonimia.

E’ la storia di Aleks Vulaj, raccontata dal sito VareseNews. Albanese di origine, Aleks è arrivato in Italia, precisamente in Sicilia, 24 anni fa. Da giovane ha vissuto un periodo molto complicato in patria a causa della dittatura, che lo ha spinto a lasciare il suo Paese e a trasferirsi in Italia.

Prima in Sicilia, dove è arrivato in nave, poi a Roma, dove ha studiato per due anni filosofia e teologia, Aleks si è integrato subito in Italia ma ha dovuto ricorrere ad una serie di lavori saltuari per conservare il suo permesso di soggiorno dopo aver terminato gli studi.

“Ho fatto diversi lavori, dal panettiere di notte all’operaio edile – racconta Aleks – Sono stato in diverse città del centro e nord d’Italia, ho vissuto in Inghilterra e poi sono tornato in Albania dove il giorno di San Valentino ho sposato mia moglie Erileta“.

Assieme a lei ha poi raggiunto suo fratello a Rescaldina, nei pressi di Milano, e si è poi trasferito a Legnano dove lavora come tempratore di metalli. Qui sono nate le figlie di Aleks e Erileta: oggi Serena e Sonia hanno rispettivamente 10 e 8 anni.

Aleks è molto benvoluto in città, dove è impegnato anche nel volontariato: oltre all’associazione Il Ponte dell’Unità, che raduna gli albanesi di Legnano, Aleks è entrato a far parte di Migrants Live Matters, un’associazione di migranti che aiuta i nuovi migranti, proprio come hanno fatto altre persone con lui.

Nel 2016 si è visto bloccare l’iter per ottenere la cittadinanza italiana per un caso di omonimia. Aleks Vulaj era stato infatti scambiato per un rapinatore e ha dovuto affidarsi ad un avvocato per chiarire l’equivoco. Un anno dopo la domanda è stata riattivata, ma Aleks ha dovuto attendere fino ad oggi per poter festeggiare la cittadinanza italiana.