La Brexit crea problemi anche agli allenatori stranieri: il caso di Bruno Lage

La Brexit ha reso le cose molto più difficili ai cittadini di altri Paesi che vogliono trasferirsi in Regno Unito per motivi di studio o lavoro. Criticità che colpiscono tutti, compresi gli allenatori di calcio ricercati dalle squadre della Premier League, la massima serie inglese.

E’ il caso di Bruno Miguel Silva do Nascimento, noto a tutti come Bruno Lage, allenatore di calcio portoghese che si è fatto notare alla guida del Benfica dopo tanta gavetta tra le giovanili. Lage è stato anche assistente in Inghilterra, prima allo Sheffield Wednesday e poi allo Swansea: dal gennaio 2019 si è seduto sulla panchina della gloriosa squadra lusitana, dopo qualche mese passato al timone del Benfica B, riuscendo a vincere il titolo (e la Supercoppa portoghese) nella stagione 2018-2019.

Bruno Lage è attualmente svincolato, e su di lui è piombato con decisione il Wolverhampton. Il team inglese, che milita in Premier League, vuole rilanciarsi dopo una stagione così così. Nuno Espirito Santo non proseguirà la sua esperienza al timone dei Wolves (per lui si è parlato anche di un possibile approdo alla Lazio, ndr) e il suo connazionale Bruno Lage è diventato il candidato più papabile alla sostituzione.

Tuttavia, le nuove regole in vigore dopo la Brexit non consentono all’ex Benfica di ottenere automaticamente il permesso di soggiorno. Mercoledì è prevista un’udienza di appello dove si discuterà proprio di questo caso. Per poter sedere sulla panchina del Wolverhampton, infatti, Lage deve aver lavorato due anni consecutivi, o tre degli ultimi cinque, in una “massima lega”. Tuttavia, come accennato, Lage è disoccupato da quasi un anno, e in precedenza ha allenato il Benfica solo per una stagione e mezza.

Attualmente l’allenatore portoghese – cliente di Jorge Mendes, lo stesso di Cristiano Ronaldo e Joao Cancelo, ndr – non è quindi in possesso dei requisiti richiesti, ma i Wolves sono certi che alla fine verrà concesso il permesso di lavoro al coach.