Effetto Brexit, nel 2019 record di italiani trasferiti nel Regno Unito

L’ultima indagine ISTAT evidenzia come la Brexit portata a compimento dal Regno Unito stia spingendo sempre più italiani a trasferirsi “oltre Manica”.

Addirittura, stando ai dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica, nel 2019 è stato registrato il record di 31.000 espatri verso l’UK, superando il picco raggiunto nel 2016 con 25.000 espatri nell’anno in cui si avviò il processo che ha poi portato il Regno Unito ad abbandonare l’Unione Europea.

Rispetto all’anno precedente, inoltre, gli espatri sono stati nettamente superiori: i dati dell’Istat rimarcano un +49% rispetto al 2018.

Analizzando meglio il dato, emerge che la maggior parte di questi espatri sono da parte di italiani che vivevano già nel Regno Unito, ma che hanno provveduto a finalizzare il trasferimento della residenza nel periodo di transizione che si è concluso lo scorso 31 dicembre.

Ma gli italiani non sembrano attratti solo dal Regno Unito. L’indagine dell’ISTAT certifica che sono sempre di più i nostri concittadini che decidono di trasferirsi all’estero. Nel 2019 gli espatri sono stati quasi 180.000, con un aumento del 14,4% rispetto al 2018.

Di questi, 3 su 4 hanno più di 25 anni, mentre un terzo è in possesso della laurea.

Se da un lato aumentano le emigrazioni degli italiani, dall’altro diminuiscono le immigrazioni di persone provenienti da altri Paesi. I cittadini stranieri trasferiti in Italia nel 2019 sono 265mila, -7,3% rispetto al 2018, mentre aumentano i rimpatri degli italiani (68mila, +46%).

Gli immigrati scelgono prevalentemente la Lombardia come Regione dove stabilirsi e costruire la propria esperienza in Italia. Come si legge nel report dell’ISTAT, la Regione lombarda accoglie 57mila immigrati (22% del totale flussi).

Dietro troviamo il Lazio (28mila iscrizioni), l’Emilia-Romagna (26mila) e il Veneto (25mila), poi Toscana (23mila) e Piemonte (21mila).