Crimini commessi da migranti, la Boldrini: “Querelo Salvini, associa il mio nome ai reati”

L’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, ha deciso di querelare il segretario della Lega, Matteo Salvini, per aver associato il suo nome ai crimini dei migranti.

La Boldrini, che oggi siede alla Camera come deputata del Partito Democratico, ha fatto sapere di aver intrapreso un’azione legale nei confronti dell’ex ministro dell’Interno. Si tratta, nello specifico, di una causa civile al Tribunale di Milano, in cui la Boldrini chiede a Salvini un risarcimento danni.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Laura Boldrini spiega di aver voluto intraprendere questa azione legale perchè Salvini troppo spesso associa il suo nome ai crimini commessi dai migranti. “Come se io avessi la responsabilità di quelle azioni delinquenziali”, afferma l’ex presidente della Camera.

Secondo la Boldrini, Salvini e la Lega hanno avviato da anni una “narrazione distorta del mio pensiero sull’immigrazione”.

“Sostengono che io volevo l’invasione degli immigrati, la sostituzione etnica, un’immigrazione indiscriminata. Poi arrivano alla sintesi con uno slogan che non ha mai smesso di perseguitarmi, le risorse boldriniane”, afferma la Boldrini al Corriere della Sera.

Una vera e propria “campagna d’odio” che non è terminata neppure il 4 marzo 2018, quando la Boldrini ha lasciato il suo ruolo di presidente della Camera. Fino ad arrivare all’altro giorno, sempre alla Camera, quando il deputato leghista Daniele Belotti ha etichettato con il termine “Boldrinata” il presunto insieme di azioni volte a “favorire l’immigrazione di massa, specie islamica, al fine di eliminare l’identità italiana e giungere alla sostituzione etnica”.

“Ho capito che tornavo ad essere usata come bersaglio e a questo punto ho detto basta”, ha concluso la Boldrini.

Salvini, come è suo solito, ha replicato sui social: “Davvero una priorità per il Paese! Anche nei giorni di festa, sempre e comunque #colpadisalvini”.