Chiede permesso di soggiorno, è un pregiudicato pluricondannato: espulso dall’Italia

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Era stato già raggiunto da un provvedimento di espulsione, emesso dal Prefetto, ma nonostante ciò proseguiva a rimanere sul territorio italiano e avanzava anche richiesta di permesso di soggiorno.

E’ quanto riportato dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Pesaro e Urbino, che ha eseguito un decreto di accompagnamento alla frontiera emesso dal Questore Raffaele Clemente nei confronti di un cittadino albanese, pluripregiudicato.

L’uomo era stato condannato più volte dal Tribunale di Pesaro per plurime violazioni della disciplina sugli stupefacenti. L’albanese, infatti, era dedito al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il suo primo ingresso in Italia avviene nel 2002, mentre la prima espulsione risale al 2008 a seguito delle condanne per spaccio di stupefacenti.

Il matrimonio con una cittadina italiana consentiva al pregiudicato di fare rientro nel nostro Paese, ma una volta tornato in Italia ha ripreso subito la sua attività illegale. In tre diverse occasioni è stato nuovamente arrestato, anche per il possesso di rilevanti quantità di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

L’uomo è stato quindi condannato complessivamente a 6 anni di reclusione, ottenendo poi la scarcerazione nel 2019. Tuttavia, dato che l’interessato veniva considerato soggetto potenzialmente pericoloso, per lui veniva disposta l’espulsione dal territorio nazionale: misura non seguita dall’accompagnamento in frontiera per mancanza del passaporto.

L’albanese pregiudicato è pertanto rimasto in Italia. Quando ha presentato l’ennesima istanza per il rilascio di un permesso di soggiorno, il Questore di Pesaro e Urbino ha provveduto al rigetto, avviando anche le procedure di espulsione.

Espulsione che questa volta è stata eseguita, previa convalida da parte del Giudice di Pace di Pesaro, mediante l’accompagnamento alla frontiera aerea di Bologna, con destinazione Tirana.

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