Bonus asilo, possono fare domanda anche gli stranieri: c’è tempo fino al 31 dicembre

bonus asilo nido stranieri

Fino al 31 dicembre 2020 il bonus asilo può essere richiesto da tutti i cittadini stranieri che risiedono in Italia, indipendentemente dalla tipologia di permesso di soggiorno in loro possesso. Tuttavia bisogna affrettarsi, perchè mancano pochi giorni alla scadenza.

In precedenza, dal bonus asilo erano stati esclusi i cittadini stranieri, ma l’ordinanza emessa lo scorso 9 novembre dal Tribunale di Milano – in seguito al ricorso presentato dalle associazioni Asgi (Associazione Studi Giuridici sull’immigrazione), Apn (Avvocati per niente onlus) e Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) – ha consentito l’estensione del bonus anche alle famiglie straniere, comprese quelle formate da membri che non sono in possesso di un permesso di lungo periodo.

Per richiedere il bonus bisogna presentare domanda all’INPS entro il 31 dicembre. Ma chi può richiedere la misura?

Come specificato dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, possono richiedere il bonus asilo tutti i cittadini in possesso del permesso di soggiorno UE (non di lungo periodo) e i soggiornanti di lungo periodo in Italia. Inoltre, la misura è garantita ai rifugiati politici e anche a coloro che godono di protezione sussidiaria.

Per quanto riguarda l’importo, esattamente come avviene con i cittadini italiani bisogna tenere conto dell’ISEE familiare. Fino a 25.000 euro, le famiglie straniere potranno usufruire di un bonus asilo di 3.000 euro; per le famiglie con ISEE tra 25.001 euro e 40.000 euro la misura consisterà in un sostegno da 2.500 euro, mentre sono garantiti 1.500 euro per le famiglie straniere oltre la soglia dei 40.000 euro.

Questa somma in denaro consentirà alle famiglie di pagare la retta delle scuole dell’infanzia pubbliche o private ma anche di sostenere le forme di assistenza domestica, alternativa alle scuole dell’infanzia, per i bambini sotto i tre anni che non possono frequentare gli istituti pubblici e privati.

In più, la misura permette di sostenere forme di assistenza domestica per i bambini affetti da gravi patologie croniche.

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