Boccia smentisce Salvini: “Il 75% dei positivi sono italiani”. Ma la destra insiste: “Fermare gli sbarchi”

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“Chiudere le frontiere altrimenti i migranti ci (ri)portano il coronavirus”. E’ questa la posizione più volte espressa dai leader dei partiti di destra, Lega e Fratelli d’Italia, che sostengono come lo sbarco in Italia di immigrati costituisca un rischio molto alto di ripresa del contagio da Covid-19.

Tralasciando il fatto che la pandemia di coronavirus in Italia non è affatto terminata ma è solo molto meno diffusa rispetto ai terribili mesi di marzo e aprile, il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia è intervenuto per cercare di smontare la tesi avanzata ripetutamente in queste ultime settimane da Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

“Salvini nega l’emergenza sanitaria e prova a riportare il Paese nel clima a lui congegnale di odio e rabbia su sicurezza e immigrazione, ma siamo in un’altra fase della storia”, afferma Boccia in un’intervista al Corriere della Sera, precisando che “il 75% dei positivi al coronavirus sono italiani, contagiati da altri italiani”.

Boccia punta il dito contro gli atteggiamenti irresponsabili, come il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione, l’assenza di distanziamento sociale o il  menefreghismo di alcuni, come l’imprenditore rientrato dall’estero che è andato in giro nonostante i chiari sintomi.

Atteggiamenti “negazionisti” che proprio Matteo Salvini spesso sbandiera pubblicamente, rifiutandosi di indossare la mascherina o di mantenere le distanze.

“I positivi stranieri salvati in mare vengono tutti sottoposti a test e tamponi – precisa Boccia – Molti di loro vengono fatti ripartire immediatamente. Non mi pare il tema”.

Tuttavia, le affermazioni di Boccia hanno inviperito ancora di più i partiti di destra. La Lega ha pubblicato un post sui propri canali social evidenziando le parole del ministro, etichettandolo come “irrecuperabile”. Il quotidiano “Il Giornale”, diretto da Alessandro Sallusti, ritiene che il 25% dei positivi di nazionalità straniera sia comunque una percentuale molto alta, tenendo conto che nell’ex caserma Serena di Treviso i migranti positivi sarebbero oltre 130.

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