Accoglienza e assistenza ai rifugiati ucraini: le prime indicazioni operative

ucraina protezione temporanea

Sono state pubblicate dal Dipartimento per la Protezione Civile le “Prime indicazioni operative per l’accoglienza e l’assistenza alla popolazione proveniente dall’Ucraina”.

L’Italia mette quindi in campo tutte le misure necessarie per supportare, coordinare e uniformare la risposta all’emergenza profughi scatenata dall’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo.

Il coordinamento degli interventi a livello nazionale è pertanto affidato alla Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.) istituita presso il Dipartimento di Protezione Civile, mentre per le attività dei sistemi territoriali di protezione civile sono i presidenti di Regioni e Province autonome ad avere la regia.

Nel documento viene inoltre precisata la realizzazione di strutture di coordinamento regionali, a cui prendono parte non solo le strutture tecniche regionali competenti nei diversi settori, ma anche le Prefetture-UTG e i Comuni, raccordandosi con la comunità ucraina e il Terzo Settore.

Nel Piano di accoglienza ed assistenza nazionale vengono poi chiarite le modalità di accoglienza dei cittadini ucraini privi di autonoma sistemazione. Prima di tutto, per questa tipologia di rifugiati si valuta l’eventuale accesso alla rete ordinaria di accoglienza, potenziata nel corso dell’emergenza, vale a dire i CAS-Centri di accoglienza Straordinaria e il SAI-Sistema di accoglienza e integrazione.

Se le Prefetture-UTG rilevano la mancata disponibilità di CAS e SAI, saranno i coordinamenti regionali a valutare l’effettiva disponibilità in altre strutture ricettive per l’accoglienza dei rifugiati ucraini. In caso di indisponibilità anche per queste strutture, il Di.Coma.C verificherà la disponibilità in altre Regioni o in strutture ricettive nazionali temporanee.

Infine, per quanto riguarda l’accoglienza e l’assistenza dei minori stranieri non accompagnati, si è provveduto alla nomina di un Commissario delegato (come ricordato nel documento) che ha il compito di predisporre un Piano con l’obiettivo di assicurare un coordinamento alle attività svolte dai diversi soggetti e anche a garantire il monitoraggio delle strutture ricettive. Il Piano verrà inviato a tutte le strutture regionali.

error: Content is protected !!