Sfruttavano migranti come security nei concerti: 4 arresti
Migranti sfruttati per gestire la sicurezza di grandi eventi, in particolare concerti di cantanti molto famosi e band estremamente note.
A scoprire il tutto sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, che alle prime luci dell’alba hanno provveduto ad arrestare quattro persone, fra Emilia e Lombardia, con le accuse di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro, false attestazione a pubblico ufficiale e falso materiale in autorizzazioni amministrative.
I militari, coordinati dal Pubblico Ministero Valentina Salvi, hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari e 4 ordinanze cautelari nei confronti di altrettanti indagati.
In sostanza, i quattro arrestati avevano messo in piedi una vera e propria struttura che sfruttava apertamente i richiedenti asilo appena sbarcati dalla Libia: l’obiettivo era garantire la sicurezza in alcuni eventi di grande rilievo, come ad esempio concerti dei Rolling Stones, Depeche Mode e Vasco Rossi.
I profughi, assieme a nomadi e pregiudicati, venivano utilizzati in “nero” grazie a dei falsi decreti prefettizi preparati “ad hoc” per sfuttare i migranti.
I richiedenti asilo, chiaramente impreparati, accettavano quindi di svolgere questa mansione nonostante una paga a dir poco irrisoria.
Secondo il quadro accusatorio, i soggetti coinvolti nell’indagine avrebbero messo a rischio l’incolumità di centinaia di migliaia di persone, dato che si tratta di artisti che richiamano moltissimo pubblico.
Come evidenziato dalla Gazzetta di Modena, i provvedimenti cautelari, eseguiti tra l’Emilia e la Lombardia, sono due arresti in carcere e due divieti di esercizio dell’attività imprenditoriale nell’ambito della gestione dei concerti.
Dettagli più concreti sull’operazione, denominata “Security Danger“, verranno resi noti nella conferenza stampa di stamane.
Autore esperto di immigrazione, stranieri e di tematiche relative alla cittadinanza