Nuove quote in attesa del decreto flussi 2021

DPCM flussi 2021 verso l’emanazione, nel frattempo nuova distribuzione delle quote 2020

Assegnati altri 320 lavoratori extracomunitari alla Puglia, quota residua del 2020, in attesa che sia emanato il Decreto Flussi 2021 che dovrebbe portare nelle campagne della Puglia altri 5.000 lavoratori stranieri extracomunitari.

Dopo l’ulteriore attribuzione agli Ispettorati territoriali del lavoro ITL delle ulteriori quote relative al 2020 da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, spiega alcuni aspetti importanti.

E’ un segnale di attenzione, dopo la proroga al 31 luglio 2021 dei permessi di soggiorno, ottenuta grazie al pressing di Coldiretti, quando a pesare sono i limiti al passaggio nelle frontiere disposti da molti Paesi per l’avanzare dei contagi

L’emergenza Covid ha determinato serie difficoltà nel reperimento di manodopera da parte delle aziende agricole, a causa lentezza delle procedure di regolarizzazione e di rilascio dei nullaosta stagionali e per la mancata pubblicazione del DPCM flussi 2021.

“Il pericolo è la perdita delle produzioni in un momento in cui è importante assicurare l’approvvigionamento alimentare degli italiani pure per le difficoltà degli scambio commerciali. Da qui la richiesta di Coldiretti di accelerare nell’emanazione del Decreto Flussi 2021 .

Eccessiva burocrazia

E’ importante assicurare l’approvvigionamento alimentare degli italiani pure per le difficoltà degli scambio commerciali. Alle difficoltà per l’arrivo di manodopera straniera si aggiungono quelle burocratiche che ostacolano l’utilizzo dei lavoratori italiani.

Non è stata, infatti, prorogata nel 2021 la possibilità di lavorare nelle campagne per i percettori di ammortizzatori sociali e del reddito di cittadinanza.

“Dopo essere stato snobbato per decenni si registra un crescente interesse degli italiani per il lavoro nelle campagne anche per la situazione di difficoltà in cui si trovano altri settori economici”.

Voucher “agricolo”

Formazione professionale e misure per la semplificazione ed il contenimento del costo del lavoro con una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà.

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