Marocco si prepara alla ‘festa del sacrificio’ l’Eid al-Adha con le restrizioni per il covid

Frontiere aperte per i marocchini residenti all’estero, restrizioni negli spostamenti tra città

Le frontiere sono state aperte, non per i turisti ma per i marocchini residenti all’estero che si sono riavvicinati alle famiglie di origine e i casi di contagio sono aumentati, dal 7 luglio sono almeno un migliaio al giorno.

La campagna di vaccinazione è incalzata dalle autorità ed è stata estesa alla fascia dei cittadini tra i 9 e i 35 anni.

Casablanca è la città con il maggior numero di malati e un record di 555 contagi nelle ultime ventiquattro ore.

Oltre 9 milioni di marocchini residenti hanno ricevuto la prima dose e oltre 10 milioni la doppia iniezione. Al momento i casi di Covid-19 superano i 7 mila, con circa 300 ricoverati.

Anche per questo nelle ultime 24 ore è stato ripristinato l’obbligo di autorizzazione per gli spostamenti tra le città e sono stati rinforzati i posti di blocco all’ingresso dei grandi centri urbani.

Il timore è che in vista della Festa del Sacrificio, prevista per il 21 luglio, possa esserci un ulteriore aumento dei contagi.

È dal 21 dicembre scorso che il governo marocchino estende di mese in mese la misura straordinaria per controllare la propagazione del virus.

Quindi slitta al 10 agosto il termine dello stato di emergenza sanitaria da Covid-10, in Marocco. Lo ha deciso il consiglio dei ministri in una riunione d’urgenza tenuta nelle scorse ore a Rabat.

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