Italia, status di rifugiato ai profughi afghani in fuga dai talebani

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Sebbene non siano previsti grandi flussi imminenti, nel prossimo futuro arriveranno anche qui in Italia i cittadini afghani che lasceranno il Paese dopo il ritorno al potere dei talebani.

Una traversata che si rivelerà complicata e piena di insidie, dato che i profughi afghani dovranno attraversare la Turchia per poi procedere verso Bosnia, Croazia e Slovenia: il rischio di violazioni dei diritti umani, come sottolinea l’avvocato Eugenia Barone Adesi, è alto.

Ma coloro che riusciranno ad arrivare in Italia potranno godere della protezione internazionale?

Sì, chi fugge dall’Afghanistan ha i requisiti per ottenere l’asilo, come precisa sulle colonne del quotidiano “Domani” il professor Enzo Cannizzaro, ordinario di diritto internazionale alla Sapienza di Roma, che richiama la Convenzione di Ginevra del 1951: lo status di rifugiato si incardina automaticamente “in capo a coloro che abbiano fondato timore di subire persecuzioni”.

Tuttavia, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Per ottenere lo status di rifugiato serve un certo periodo di tempo, anche se le donne afghane potrebbero godere della protezione speciale, che fa riferimento ad un rischio generalizzato e non ad un caso individuale.

Chiaramente, per poter usufruire di questa protezione è necessario entrare in Europa (servono quindi corridoi umanitari) e procedere ad un iter burocratico che consiste soprattutto nella compilazione del cosiddetto “modello C3“.

Solo dopo può partire l’analisi della commissione territoriale, che svolge un colloquio riservato con il richiedente e successivamente si riunisce per capire quale protezione concedere o se negarla. Nel secondo caso, il richiedente può fare ricorso alla sezione specializzata del tribunale civile.

Ci sarebbero soluzioni più veloci, come quella della protezione temporanea che consente il rilascio di un visto temporaneo che venne utilizzato in passato per gestire il flusso di profughi provenienti dal Kosovo.

Nel frattempo, l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha emesso ieri un avviso di non rimpatrio per l’Afghanistan, chiedendo un divieto di rimpatrio forzato di cittadini afghani, compresi i richiedenti che hanno visto respingere le loro domande di asilo.

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