La regolarizzazione è ferma, Ero Straniero scrive al Governo: “Accelerare subito”

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Tra i tanti “nodi” non disciolti del governo Draghi pesa fortemente lo stallo in cui si trova la regolarizzazione dei lavoratori stranieri, fortemente voluta dall’ex ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova.

Sono circa 207.000 le domande giunte al Viminale da parte dei lavoratori stranieri (in larghissima parte colf e badanti, ndr) che hanno chiesto la possibilità di essere regolarizzati, ma ad oggi le richieste che hanno visto il pieno completamento dell’iter procedurale rappresentano una percentuale irrisoria.

Per questo motivo è tornata a farsi sentire la voce dei promotori della campagna “Ero Straniero”, che hanno deciso di inviare una lettera al governo Draghi sottoscritta dalle principali realtà impegnate sui temi dell’asilo e dell’immigrazione, dai sindacati nazionali Cgil, Uil e Usb, dal mondo cooperativo e da alcune associazioni di categoria e realtà, tra cui l’Assindatcolf (Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico).

Nella lettera viene sottolineato come il pesantissimo ritardo in merito alle domande di emersione si traduca di fatto nell’impossibilità per i richiedenti di avere accesso pieno “ai servizi, alle prestazioni sociali, alle tutele e ai diritti previsti per chi lavora nel nostro Paese”.

La lettera si sofferma soprattutto sulla vaccinazione anti-Covid, uno dei temi più importanti allo stato attuale: senza la regolarizzazione, tutti questi richiedenti rischiano di restare fuori e di non ottenere l’immunizzazione, dato che in molti territori l’assenza del permesso di soggiorno impedisce l’accesso alla tessera sanitaria, documento necessario per ricevere il siero. 

In più, l’altro grande problema che si sta riscontrando proprio in queste settimane è la mancanza di manodopera nei campi agricoli. “A un anno di distanza, all’avvio di una nuova stagione di raccolta, sarebbe paradossale non portare a conclusione rapidamente le decine di migliaia di pratiche in istruttoria – afferma la lettera – consentendo alle persone che hanno inoltrato domanda di lavorare in sicurezza e andando incontro alla richiesta di manodopera dei datori di lavoro”.

Pertanto, i promotori della campagna, assieme a tutte le associazioni e alle realtà che hanno sottoscritto la lettera, chiedono al Governo di dare immediatamente un’accelerata netta alla regolarizzazione dei lavoratori stranieri e al Parlamento di riprendere la discussione della proposta di legge popolare per riformare l’intero sistema normativo sull’immigrazione, data la palese inefficacia della Bossi-Fini.

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