Flussi 2023, superati nel click day i posti autorizzati

Il numero delle richieste di assunzione di stranieri tramite decreto flussi per il 2023 ha superato ancora una volta, nel click day, i numeri messi a disposizione dall’esecutivo. In pochi minuti, il numero di richieste per procedere all’assunzione regolare di stranieri tramite il sito messo a disposizione dall’esecutivo hanno superato i numeri messi a disposizione nell’ambito delle quote 2023.

Nel click day, giorno designato per trasmettere al Ministero le richieste secondo i requisiti previsti dal decreto flussi, come spesso accade le richieste hanno superato abbondantemente i numeri di posti messi a disposizione dal governo.

Il giorno designato era dal 2 dicembre (si sono poi susseguiti diversi click day) per i Paesi che sono dotati di accordi di cooperazione con l’Italia, e il 4 dicembre, per i lavoratori nel settore sanitario e dell’assistenza familiare. Nel primo come nel secondo caso, come riferiscono fonti dal ministero, nei primi 4 minuti le richieste hanno superato di migliaia di unità i i posti messi a disposizione col decreto flussi.

Il 12 dicembre è stato il terzo ed ultimo click day previsto nell’ambito del decreto flussi 2023, dedicato ai lavoratori subordinati stagionali per i settori del turismo e dell’agricoltura: anche qui, in pochi minuti sono state trasmesse migliaia di domande in più dei posti disponibili e al 13 dicembre le domande erano 260mila su 82.550 quote previste dal decreto.

Come noto, le domande sono accolte, sempre che vi siano i requisiti rispettati, in ordine cronologico di presentazione e nel limite delle quote.

Decreto flussi, posti esauriti

Quattro minuti: tanto sono durati i posti aperti con il Decreto Flussi dopo il click day del 4 dicembre.

Il primo click day disposto dal Ministero dell’Interno il 4 dicembre 2023 ha registrato il tutto esaurito in soli 4 minuti.

Il secondo giorno era dedicato all’inoltro delle domande di assunzione di colf, badanti e collaboratori domestici stranieri e assistenti familiari (nonché assistenza socio sanitaria) per mezzo del decreto flussi. I posti a disposizione erano 9.500 ma sono andati esauriti in pochi istanti: basti pensare che nei primi 4 minuti sono giunte 11.363 richieste (totale 76.711 istanze).

Non è persa la speranza per chi non è riuscito ad accaparrarsi un posto: l’appuntamento è solo rimandato a febbraio, quando durante un altro click day saranno mandate le domande per il 2024.

Anche i precedenti si erano attestati su questi numeri: basti pensare che il 2 dicembre, per il click day dedicato alle domande di lavoro per lavoro subordinato non stagionale, in 4 minuti erano terminati i posti disponibili.

La piattaforma del Ministero è rimasta operativa nonostante il forte stress dovuto all’accumulo degli accessi, decine di migliaia, per cercare di poter fare la domanda per i lavoratori stranieri. La piattaforma ha registrato alcuni tempi di attesa dovuti all’accesso massivo ma non è andata in down.

Inoltre, le domande poste dagli utenti sono attualmente in fase di distribuzione agli Sportelli Unici dell’Immigrazione che se ne occupano per il rilascio eventuale del nulla osta per il lavoratore.

Precompilazione dei moduli flussi, il click day i giorno 2, 4 e 12 dicembre

Dalle ore 9:00 del 30 ottobre 2023 e fino al 26 novembre 2023 è disponibile il portale del Ministero per la precompilazione dei moduli di domanda flussi per il clic day flussi 2023

Click day non stagionali

Dalle ore 9:00 del 2 dicembre 2023 (sessantesimo giorno dalla data di pubblicazione in G.U., art. 8, comma 1, lett. a) del D.P.C.M.) per gli ingressi di cui all’art. 6, comma 3, lett. a), per lavoro non stagionale, modello B2020.

Dalle ore 9:00 del 4 dicembre 2023 (sessantaduesimo giorno dalla data di pubblicazione in G.U., art. 8, comma 1, lett. a) del D.P.C.M.) per gli ingressi di cui all’art. 6, comma 3, lett. b) e commi 4, 5 e 6 (quindi non stagionali modelli domanda A-BIS, B, VB, LS, LS1, LS2)

Click day stagionali

Infine ore 9:00 del 12 dicembre 2023 (settantesimo giorno dalla data di pubblicazione in G.U. art. 8, comma 1, lett. c) del D.P.C.M.) per gli ingressi di cui all’art. 7  (modello domanda C-STAG).

La programmazione triennale dei flussi

Il Consiglio dei Ministri ha ufficialmente approvato la programmazione triennale dei flussi di lavoratori stranieri per il triennio a venire; come noto, si tratta di una programmazione che disciplina il c.d. decreto flussi, il quale stabilisce annualmente quanti lavoratori stranieri possono fare accesso regolare sul territorio dell’Italia per motivi lavorativi.

Il Governo ha quindi disposto l’organizzazione dei flussi per il lasso temporale 2023-2025, oltre che ulteriori posti per assorbire quelli in eccedenza del 2022.

La programmazione triennale prevede, nel complesso, circa 450mila ingressi nei prossimi tre anni: non solo riguardanti le professionalità ‘classiche’ ma anche nuove figure professionali che, si ritiene, siano necessarie per il panorama italiano.

In attesa del parere delle Camere sulla programmazione, il Governo ha aumentato di 40mila ingressi per il 2022 per poter assorbire le domande in eccedenza che erano già pervenute.

Ma ci sono anche altre importanti novità che riguardano il prossimo triennio: ecco che cosa prevede il decreto del Consiglio dei Ministri in materia. Vediamo quali sono le principali novità da conoscere a riguardo.

Decreto sui flussi 2023-2025: cosa bisogna sapere

  1. Viene introdotta la c.d. logica incrementale delle quote. Il decreto mira a promuovere e favorire l’immigrazione legale in Italia a scopi lavorativi, particolarmente concentrata in quelle realtà professionali che ne hanno bisogno. Di conseguenza il decreto imposta le quote massime di ingresso dei lavoratori stranieri nel triennio dal 2023 al 2025, introducendo anche la c.d. logica incrementale delle quote, per ridurre la differenza fra i flussi di lavoratori in ingresso e la reale necessità professionale del mercato del lavoro. In totale sono 452mila gli ingressi di lavoratori stranieri previsti per il prossimo triennio: il fabbisogno si stanza invece su una stima di 833mila unità.
  2. Nuove professioni. Una delle novità del decreto consiste nel fatto che vengono individuate nuove professioni fra quelle per le quali i lavoratori stranieri possono fare richiesta in Italia. In particolare, idraulici, elettricisti, ma la vera novità è la c.d. quota badanti ovvero una quota di ingressi in Italia che viene riservata ai lavoratori del settore domestico, come colf, badanti, collaboratori domestici. Si tratta infatti di un settore che, a causa dell’aumento dell’età media in Italia, è particolarmente attivo e dove c’è bisogno di lavoratori qualificati. Non solo: fra le professioni previste anche quelle del settore turistico, alberghiero, edilizia, cantieri navali, agricolo, alimentare, delle comunicazioni. Sono sempre previste (per i settori turistici ed agricoli) quote riservate ai lavoratori di Paesi con i quali l’Italia ha sottoscritto accordi per facilitare l’immigrazione regolare a scapito di quella illegale.
  3. Decreto integrativo per il 2022. Il Governo ha altresì approvato il c.d. decreto integrativo che regolamenta invece, per il passato, i flussi del 2022, ovvero assorbendo le domande in eccesso presentate nel 2022. La quota aggiuntiva che è stata autorizzata rispetto al 2022 è di 40mila unità, destinata unicamente ad assorbire la domanda nel settore agricolo, turistico ed alberghiero, e vale solo per le domande che sono state presentate al click day di marzo 2022.
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