Duemila euro per il permesso di soggiorno tramite finte assunzioni. Sgominata un’associazione a delinquere

soldi permesso di soggiorno

Le forze dell’ordine sono riuscite a sgominare un’associazione a delinquere che rilasciava permessi di soggiorno in cambio di una somma pari a duemila euro.

Sono state emesse nove misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti, tra cui due egiziani (arrestati) e una donna di Cremona che vengono ritenuti dagli investigatori come il “vertice” dell’organizzazione criminale. Gli altri sei colpiti dalla misura cautelare sono tutti di nazionalità egiziana. Per tutti il reato contestato è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’indagine è partita nel 2018, grazie ad una segnalazione pervenuta all’ufficio immigrazione della Questura di Lodi da parte dell’Inps della città lombarda, che metteva in evidenza la presenza di alcune ditte edili fittizie, intestate a cittadini egiziani. Per farla breve, alle dipendenze di queste inesistenti ditte edili figuravano altri cittadini egiziani, che riuscivano in questo modo ad ottenere i permessi di soggiorno.

Gli extracomunitari elargivano la somma di duemila euro a testa all’organizzazione criminale, sia tramite denaro contante che attraverso circuiti money transfer dalla Francia. I finti assunti facevano risultare la residenza a Lodi, ma in realtà vivevano proprio in Francia, dove lavoravano nel settore edile.

Le forze dell’ordine hanno sequestrato le somme di denaro intascate dall’associazione a delinquere grazie alla loro azione illecita. Come riporta anche il quotidiano “Il Giorno”, oltre ai nove componenti dell’organizzazione sono indagati anche altri 74 soggetti.

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