Con la sanatoria aumentano colf e badanti regolari: superato il milione

colf badanti

Se la regolarizzazione dei lavoratori stranieri non ha dato i frutti sperati nel settore agricolo, lo stesso non si può dire per colf e badanti. Come emerge dal Rapporto annuale sul lavoro domestico 2020 di Domina – Fondazione Moressa, infatti, il totale di regolari tra colf e badanti in Italia ha superato quota un milione.

Dando uno sguardo al saldo tra i rapporti attivati e quelli cessati, si nota come l’aumento principale si sia verificato nel mese di marzo, in pieno lockdown: un confortante + 20.000, che testimonia come la pandemia di Covid-19 abbia spinto sempre più nuclei familiari a regolarizzare le operatrici domestiche.

Durante il lockdown, infatti, colf e badanti hanno avuto bisogno di documentare la propria situazione lavorativa per potersi recare a casa dei propri assistiti. Uno scenario che ha reso imprescindibile la regolarizzazione, resa poi ancora più rapida grazie alla misura fortemente voluta dal ministro per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova, per l’emersione del lavoro nero.

Su 207.000 domande pervenute al Viminale, ben 176.000 hanno riguardato il lavoro domestico e l’assistenza alla persona (l’85,2%, ndr).

Tutto questo ha portato al superamento della quota di un milione di colf e badanti regolari in Italia, come era già accaduto nel 2012, con la precedente sanatoria. Tuttavia non bisognerà ripetere l’errore di allora: negli anni successivi, infatti, la platea di regolari è andata progressivamente in diminuzione.

Va sottolineato che per sostenere l’emergenza Covid sono state introdotte delle prestazioni assistenziali a favore dei lavoratori del settore domestico. Circa 220.000 lavoratori hanno percepito l’indennità di 1000 euro, divisa in due tranche da 500 euro per i mesi di aprile e maggio. Inoltre, i lavoratori domestici possono richiedere l’indennità di 40 euro al giorno in caso di ricovero o di isolamento domiciliare.

Infine, è previsto anche un assegno fino a 200 euro per i lavoratori domestici con figli che versano in difficoltà economiche a causa del Covid-19.

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