Click day flussi, al via il 18 marzo 2024

Nuovo invio telematico per i flussi 2024: il calendario dei click day

Un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ha modificato come segue il calendario dei click day 2024 (inizialmente in programma il 5, il 7 e il 12 febbraio) per le diverse tipologie di lavoratori:

  • dalle ore 9:00 del 18 marzo potranno essere inviate le domande per i lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
  • dalle ore 9:00 del 21 marzo potranno essere inviate le domande per gli altri lavoratori subordinati non stagionali (anche del settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria);
  • dalle ore 9:00 del 25 marzo potranno essere inviate le domande per i lavoratori stagionali.

Il differimento dei termini è stato comunicato oggi dal Ministero dell’interno alle Prefetture e alle altre amministrazioni interessate.

La programmazione triennale dei flussi

La programmazione triennale dei flussi di lavoratori stranieri per il triennio a venire. Come noto, si tratta di una programmazione che disciplina il c.d. decreto flussi, il quale stabilisce annualmente quanti lavoratori stranieri possono fare accesso regolare sul territorio dell’Italia per motivi lavorativi.

La programmazione triennale prevede, nel complesso, circa 450mila ingressi nei prossimi tre anni: non solo riguardanti le professionalità ‘classiche’ ma anche nuove figure professionali che, si ritiene, siano necessarie per il panorama italiano.

Ma ci sono anche altre importanti novità che riguardano il prossimo triennio: ecco che cosa prevede il decreto del Consiglio dei Ministri in materia. Vediamo quali sono le principali novità da conoscere a riguardo.

Decreto sui flussi 2023-2025: cosa bisogna sapere

  1. Viene introdotta la c.d. logica incrementale delle quote. Il decreto mira a promuovere e favorire l’immigrazione legale in Italia a scopi lavorativi, particolarmente concentrata in quelle realtà professionali che ne hanno bisogno.
  2. Di conseguenza il decreto imposta le quote massime di ingresso dei lavoratori stranieri nel triennio dal 2023 al 2025, introducendo anche la c.d. logica incrementale delle quote, per ridurre la differenza fra i flussi di lavoratori in ingresso e la reale necessità professionale del mercato del lavoro. In totale sono 452mila gli ingressi di lavoratori stranieri previsti per il prossimo triennio: il fabbisogno si stanza invece su una stima di 833mila unità.
  3. Nuove professioni. Una delle novità del decreto consiste nel fatto che vengono individuate nuove professioni fra quelle per le quali i lavoratori stranieri possono fare richiesta in Italia. In particolare, idraulici, elettricisti, ma la vera novità è la c.d. quota badanti ovvero una quota di ingressi in Italia che viene riservata ai lavoratori del settore domestico, come colf, badanti, collaboratori domestici.
  4. Si tratta infatti di un settore che, a causa dell’aumento dell’età media in Italia, è particolarmente attivo e dove c’è bisogno di lavoratori qualificati. Non solo: fra le professioni previste anche quelle del settore turistico, alberghiero, edilizia, cantieri navali, agricolo, alimentare, delle comunicazioni. Sono sempre previste (per i settori turistici ed agricoli) quote riservate ai lavoratori di Paesi con i quali l’Italia ha sottoscritto accordi per facilitare l’immigrazione regolare a scapito di quella illegale.
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