Addio Passaporti d’oro

Rilascio di passaporti d’oro verso la stretta finale

I cosiddetti “passaporti d’oro” sono una sorta di lasciapassare per l’ingresso in Europa: pagando si può ottenere una cittadinanza che permette l’accesso all’Occidente, qualsiasi sia la propria storia personale.

La Commissione UE è da tempo preoccupata per questi schemi che concedono la cittadinanza Ue in cambio di soldi.

A Cipro si può ottenere con un investimento pari o superiore ai 2 milioni di euro, mentra Malta servono 36 mesi di residenza e il pagamento di 650mila euro nel Fondo di Sviluppo del governo

Malta, ora è unico Stato membro che applica tale regime per la cittadinanza maltese, non ha affrontato in modo soddisfacente, le preoccupazioni sollevate dalla Commissione nella procedura d’infrazione avviata nell’ottobre 2020.

Altri due Stati membri, Cipro e Bulgaria, avevano introdotto dei programmi di cittadinanza per investitori, simili a quello maltese.

La Commissione europea ha deciso di deferire Malta alla Corte di giustizia dell’Ue per il suo programma di cittadinanza per investitori, noto anche come “passaporto d’oro“.

La Commissione ritiene che la concessione della cittadinanza Ue in cambio di pagamenti o investimenti predeterminati senza alcun reale legame con lo Stato membro interessato non sia compatibile con il principio di leale cooperazione e con il concetto di cittadinanza dell’Unione, previsti nei Trattati europei.

Dopo la guerra della Russia contro l’Ucraina, Malta aveva sospeso il rilascio di ‘passaporti d’oro’ per i cittadini russi e bielorussi.

Ma, osserva l’esecutivo comunitario, ha continuato ad applicare il programma per tutte le altre nazionalità e non ha espresso alcuna intenzione di porre fine allo stesso.

Sofia ha abolito il regime a partire dal 5 aprile 2022.

Nicosia, che ha sospeso il programma e ha smesso di ricevere nuove domande il 1 novembre 2020, ha terminato l’esame di tutte le domande pendenti nel luglio 2021.

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