ramadan 2018

ramadan 2018

Il 16 maggio 2018 prossimo per tutti i musulmani (circa un miliardo in tutto il mondo) comincerà il periodo del Ramadan e ancora una volta il dibattito sarà aperto: l’astensione che è tipica del mese sacro riguarda soltanto il cibo e le bevande, come è sempre stato, oppure si deve evitare anche qualsiasi contatto su internet ?

Non è un obbligo, ma l’invito all’astinenza dal web è stato diffuso nelle ultime ore in Turchia dalla Diyanet, ossia la Direzione per gli affari religiosi che è anche la più alta istituzione islamica dello stato e ha largo seguito nel Paese.

Il professor Ilhan Kilic nell’ultimo numero della rivista ufficiale pubblicata dalla Diyanet è stato chiaro: secondo lui i musulmani devono trovare il modo di frenare l’enorme impatto che ha sulla loro vita la rete e quindi l’unico rimedio efficace è l’astensione da ogni contatto.

Un modo anche per avere “più momenti condivisi con le persone che vediamo ogni giorno e i nostri vicini, invece di passare ore con qualcuno che non abbiamo mai incontrato di persona e forse non incontreremo mai“, come si legge ancora nell’articolo.

Un modo per essere fedeli ad Allah e non soltanto alle mode che con la religione non c’entrano nulla.

E in effetti negli ultimi anni sta crescendo il numero di fedeli musulmani che danno un taglio netto alle loro abitudini quotidiane nel periodo del Ramadan e quindi non hanno nessun contatto con i loro amici su Facebook nè pubblicano ‘tweet’ o altri tipi di messaggi per rimanere concentrati sul profondo messaggio religioso che arriva durante questo mese.

Se è vero che i social network sono considerati anche dalle autorità islamiche un potente strumento anche per meglio far conoscere tutti gli insegnamenti del Corano o per chiarire alcune posizioni diverse da altre religioni, nel periodo del digiuno può rivelarsi controproducente.

E così anche in mancanza di specifiche norme che lo vietano, pare che la maggioranza dei musulmani sia orientata per l’astensione o almeno una forte moderazione.

Una diversa corrente di pensiero però ritiene che di per sè non siano sbagliati i messaggi, ma solo i loro contenuti e quindi se sono moderati si può continuare a scrivere anche nel Ramadan 2018.

In ogni caso il digiuno, almeno quello a tavola ma anche nei piaceri corporei e nei rapporti sessuali, è inteso dall’alba al tramonto e quindi comunque la sera tardi e la notte anche l’utilizzo del web dovrebbe essere comunque consentito persino nell’interpretazione più stretta delle norme.

Il mese santo dei musulmani si concluderà con l’Eid Al Fitr, una festa che dura tre giorni e nella quale si riprendono tutte le abitudini precedenti rifacendosi di quello che è stato messo da parte.

Sarà così anche per il web ?

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