Paul Yaw, il TAR si pronuncerà l’11 giugno. Tutta Palermo con l’idraulico ghanese

paul yaw

Il primo round è andato, ma ora si attende la decisione più importante. Ha vinto la battaglia, Paul Yaw, ed è ora determinato a far sì che la vittoria possa essere totale e definitiva.

La storia dell’idraulico originario del Ghana ha fatto il giro del web. In sua difesa si sono mobilitati in tantissimi, compreso il missionario Biagio Conte. Con le nuove norme introdotte nel decreto sicurezza, fortemente voluto da Matteo Salvini e approvato negli scorsi mesi in Parlamento dalla maggioranza di governo M5S-Lega, Paul Yaw non avrebbe più diritto a restare in Italia e verrebbe pertanto espulso.

Il caso dell’idraulico ghanese è stato seguito da Giorgio Bisagna, legale che fa parte di Adduma (Avvocati dei Diritti Umani). Il 14 maggio scorso è stato segnato un punto molto importante a favore di Yaw: grazie al ricorso presentato in seguito al rifiuto del permesso di soggiorno per l’uomo originario del Ghana, il TAR ha deciso di sospendere il provvedimento, annullando di fatto il decreto di espulsione dall’Italia.

Come spiega il quotidiano “La Repubblica”, la speranza di Paul Yaw e di tutti coloro che si sono schierati al suo fianco è che la sentenza diventi definitiva. Per questo bisogna attendere l’11 giugno, ovvero la data in cui il TAR dovrà decidere se l’idraulico ghanese potrà restare nel nostro Paese.

Il rigetto del permesso di soggiorno per motivi di lavoro aveva scatenato un’ondata di indignazione, con il missionario Biagio Conte che ha portato avanti 16 giorni di digiuno nello storico quartiere Brancaccio, sostenuto dalla città.

“Accolgo l’appello che mi hanno lanciato sia il sindaco che il vescovo – ha detto Conte interromendo il digiuno – Mi ritirerò in preghiera e in penitenza e a poco a poco ricomincerò a mangiare. Ma sono pronto a riprendere lo sciopero in qualsiasi momento e a donare la mia vita per Paul e per tutti i migranti come lui”.

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