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ramadan 2017

Ramadan: date di inizio, fine e usanze

Tutti i fedeli musulmani entreranno nel mese del Ramadan che andrà avanti.

Scopriamo cosa significa e cosa comporta

Ormai ci siamo: lunedì 6 maggio prossimo comincia ufficialmente il Ramadan, come stabilito dal calendario islamico in accordo con l’Arabia Saudita, nazione all’interno della quale c’è La Mecca, considerata la città santa per i musulmani.

La fine del mese di digiuno che tutti loro devono osservare è invece fissata per martedì 4 giugno.

Ramadan simboleggia il Mese Sacro, il nono mese dell’anno nel calendario lunare musulmano.

Secondo la tradizione dell’Islam fu nel corso di quel periodo che furono svelati a Maometto i primi versi di quello che poi sarebbe diventato il Corano.

Ma quale significato ha il digiuno collettivo?

Secondo il Corano, era stato consigliato in modo che tutti i credenti potessero avere piena consapevolezza di Dio.

Solo attraverso l’astensione dalle cose materiali, come il cibo e le bevande, può nascere la voglia di meditare su argomenti essenziali come la vita ultraterrena.

Inoltre secondo molti musulmani il digiuno sarebbe utile anche per provare una senso di povertà e quindi avvicinarsi maggiormente alla parola del Profeta.

Da allora e per un mese tutti i musulmani durante le ore del giorno e sino al tramonto devono dedicarsi alla preghiera, alla meditazione e al digiuno. Significa in concreto nulla da mangiare e da bere sino a sera inoltrata, quando sarà possibile per tutti cenare (l’altro pasto previsto è prima dell’alba).

In realtà però ci sono alcune categorie esentate: in particolare le donne in gravidanza e che allattano, oppure quelle che hanno il ciclo mestruale (in quella particolare settimana), gli anziani, i malati e i bambini, tutte categorie di persone per le quali seguire un digiuno forzato potrebbe comportare dei rischi.

Il periodo della purificazione giornaliera va dalle prime luci dell’alba fino al tramonto.

Per questo i fedeli musulmani possono consumare prima dell’inizio del digiuno forzato un ‘suhoor‘, pasto leggero che permette di arrivare fino alle ore serali. Subito dopo il tramonto invece si riuniranno in preghiera e poi potranno dedicarsi all’altro pasto, ‘l’iftar’.

Al mattino quindi sono concessi acqua fresca, yogurt e frutta mentre nel pasto che conclude la giornata di solito sono previste tre portate.

Ma quanto dura il Ramadan giornaliero?

Il tramonto arriva attorno alle 20, circa un paio di ore dopo quello che succede in Africa del Nord e quindi il periodo può arrivare anche a sedici ore giornaliere (mentre se cade nel periodo invernale dura ‘solo’ 8-9 ore).

Ramadan significa anche astensione da pensieri o azioni malvagie, oltre che dai rapporti fisici.

Per questo nel corso della giornata i fedeli musulmani non potranno mentire, litigare o diffamare le altre persone e nemmeno prendere medicinali o fumare.

Tutto il tempo che non si dedica al cibo e alle altre attività proibite viene dirottato quindi sulla preghiera. Oltre alle cinque meditazioni giornaliere durante il Ramadan compare anche il Taraweeh, una preghiera notturna.

Il Ramadan non ha una cadenza fissa nel corso dell’anno, ma deriva dal calendario lunare che dura circa undici giorni in meno rispetto a quello solare, per cui anno dopo anno c’è uno sfalsamento di circa un paio di settimane (nel 2018 infatti era cominciato il 15 maggio).

Una volta concluso il periodo del Ramadan, normalmente 29 o 30 giorni, può cominciare la festa, detta Eid ul Fitr: un giorno nel quale i musulmani indossano i loro vestiti più belli, si scambiano regali trovando più tempo da passare in famiglia, partecipano a cerimonie religiose e si dedicano alla visita parenti oltre che allo scambio di doni, tanto a quelli con cui sono più in rapporti quanto in beneficenza affinché tutti possano godere di questa festa.

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