“Sei nero? Non ti affitto la casa”. Monolocale ‘vietato’ anche ai gay

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Monolocale in affitto, ma non alle persone di colore. E nemmeno ai gay e alle lesbiche.

E’ l’ennesimo caso di annuncio razzista, denunciato stavolta da Luca Neves, un giovane chef e artista nato a Roma da genitori capoverdiani. In un’intervista all’Adnkronos, Neves spiega di aver chiamato l’agenzia perchè interessato ad un monolocale a Roma, ma di essersi sentito rispondere che per lui le porte erano “chiuse”.

“Mi sono rivolto a una agenzia immobiliare della Capitale – racconta Luca Neves – Ho chiamato per avere ulteriori notizie sul prezzo e su altro, ma a un certo punto l’impiegata ha iniziato a farmi delle domande, molte domande. Sul nome e cognome, sulle mie origini. Fino a dirmi che il proprietario dell’immobile, un signore anziano, ha chiesto specificamente di non volere affittare la casa a ‘neri, gay e lesbiche e ad animali’. Come ai tempi di Hitler, insomma. Non riuscivo a credere alle mie orecchie”.

Il giovane chef ha poi detto all’Adnkronos di aver già vissuto in passato episodi di razzismo, ma di non essersi mai visto negare fino ad ora un appartamento per motivazioni legate al colore della pelle. “L’impiegata, mortificata, mi ha detto che tempo fa una coppia di lesbiche, pur di prendere la casa, non ha detto che fosse una coppia omosessuale – ha aggiunto Luca Neves – Ma dopo tempo è venuto fuori e hanno dovuto lasciare la casa”.

Il giovane chef e artista è difeso dall’avvocato Alì Listì Maman, del Foro di Palermo, che ha già deciso di sporgere una denuncia/querela nei confronti del locatario per discriminazione razziale. “Sarò al fianco di Luca Neves perché insulti, offese, che sfociano in un razzismo dilagante non può più essere tollerato – ha detto il legale – Il razzismo è un crimine”.

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