Salva una donna ma rischia l’espulsione. L’eroe Khadim ora spera nel permesso di soggiorno per valore civile

Ha salvato la vita ad una donna ma rischia comunque l’espulsione dall’Italia.

Khadim Hgom ha raccontato al quotidiano “La Repubblica” di non aver compiuto quel gesto eroico nella speranza che potesse valergli come “lasciapassare” per l’ottenimento del permesso di soggiorno per valore civile , mettendo a tacere le solite voci maligne.

“Non posso fermarmi se qualcuno chiede aiuto”, ha detto il giovane di nazionalità senegalese, che ha raccontato i momenti terribili successivi all’esplosione che si è verificata nel mercatino di Gela.

La deflagrazione è stata causata da una bombola del gas, esplosa dopo che un camion ha preso fuoco nel bel mezzo del mercatino della città siciliana.

“Mi trovavo a quasi 10-15 metri dal camion che ha preso fuoco – le parole di Khadim Hgom riportate da ‘Repubblica’ – e mentre stavo per smontare ho sentito un boato. Non pensavo fosse così grave, ma poi ho sentito urlare le persone e sono subito corso a vedere cosa è successo: sentivo una signora urlare coperta di fuoco. Le ho strappato i vestiti e ho preso una pezza e l’ho messa nei capelli per spegnere il fuoco”.

In attesa che giungessero i soccorsi, il senegalese ha praticamente coordinato le operazioni, riuscendo a far sì che le fiamme non si estendessero in maniera critica. Nel frattempo, Khadim ha spento le fiamme che coprivano la signora (che ha riportato gravi ustioni, ndr), salvandole di fatto la vita.

Khadim è arrivato a Lampedusa nel 2008, anche lui a bordo di uno dei tanti barconi di disperati che cercano una vita migliore qui in Italia e nei Paesi europei.

Come accennato, il giovane senegalese rischia l’espulsione dall’Italia dopo il rigetto della proroga del permesso di soggiorno da parte della procura di Caltanissetta.

A consentirgli la permanenza nel nostro Paese potrebbe essere proprio il suo atto di eroismo.

“Ci spero”, ha detto Khadim, che vive con la sua compagna a Gela dopo essere stato anche a Reggio Calabria e Agrigento.