Rimborso per l’accoglienza ai migranti, Viminale dice sì all’aumento

decreto sicurezza retroattivo

Il rimborso per l’accoglienza ai migranti verrà nuovamente aumentato. E’ quanto stabilito dal Ministero dell’Interno, che ha provveduto ad inviare una circolare ai prefetti con le nuove disposizioni.

Come noto, il rimborso era stato “tagliato” da 35 euro ad un “range” da 19 a 26 euro giornalieri per volontà del precedente responsabile del Viminale, Matteo Salvini.

In seguito a questo taglio, molti bandi lanciati dalle Prefetture erano andati praticamente deserti, con il sistema dell’accoglienza che rischiava davvero il collasso.

Con le nuove cifre, infatti, era possibile a malapena garantire ai migranti vitto e alloggio, senza poter reggere nessun progetto di accoglienza e inserimento.

Le prefetture hanno segnalato la problematica al Viminale, e il ministro Lamorgese ha quindi optato per un aumento del rimborso.

“La scelta del ministero dell’Interno di rivedere alcuni criteri tecnici per l’attribuzione di risorse al sistema di Prima accoglienza è sacrosanta – afferma il viceministro Mauri – Dopo un anno dall’entrata in vigore delle nuove norme volute da Salvini il sistema è completamente bloccato. Il problema che si è verificato è che le nuove gare pubbliche, necessarie per gestione dei centri di accoglienza, sono andate deserte”.

Grande soddisfazione per la notizia del nuovo aumento del rimborso per l’accoglienza viene espressa anche dall’Arci, che aveva dovuto rinunciare alla gestione di circa 30 progetti.

Se il governo ha deciso di ripristinare le attività di integrazione è davvero una buona notizia. Speriamo non si tratti di un ritocco ma di una modifica sostanziale – le parole dell’Arci riportate da Repubblica – Uscire dalla stagione del razzismo di Stato e affrontare le questioni sociali per quello che sono, ricercando soluzioni giuste ed efficaci, dovrebbe essere una priorità per questo governo“.

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