Neonato dimenticato in macchina viene salvato da Senegalese clandestino in Italia

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Il fatto è accaduto a luglio dell’anno scorso, una giornata come tante in estate, ma che avrebbe cambiato per sempre la vita di un clandestino che dal 2013 era arrivato in Italia.

Il suo nome è Niang Mousse Diarra, conosciuto da tutti come Bur, un ragazzone di 40 anni,con il volto da bravo ragazzo, semplice, cortese con tutti e sempre disponibile.

Bambino salvato da clandestino: Bur non è più un fantasma

Bur, il soprannome di questo ragazzo, in Italiano significa speranza, speranza appunto di non vivere più da clandestino, di ottenere il permesso di soggiorno che gli permetta una vita migliore nel nostro paese.

Come dicevamo, era il 3 luglio 2017, una giornata come tante, con il solito via vai di persone ed auto, quando una donna è arrivata vicina all’Ospedale Mandic di Merate in Lombardia, ha parcheggiato velocemente l’auto ed è corsa verso la Struttura Sanitaria.

Bur, il clandestino, che come tanti migranti affollano i parcheggi degli Ospedali, o dei Supermercati, per raccimolare qualche Euro vendendo delle piccole mercanzie o semplicemente chiedendo l’elemosina, si è accorto che dall’auto della donna provenivano strani rumori.

Si è avvicinato e, dai vetri chiusi dell’auto, ha visto sul sedile posteriore, legato al seggiolino, un neonato che piangeva disperatamente.

A quel punto nella sua testa le idee hanno cominciato a scontrarsi, lui stesso ha dichiarato che di prima intenzione avrebbe voluto chiamare le forze dell’ordine, ma essendo un immigrato irregolare, era terrorizzato dalle conseguenze.

Essendo però Bur un bravo ragazzo, ha pensato che la cosa migliore e urgente da fare fosse quella di salvare il bambino.

Ha telefonato a tutti, Carabinieri, Vigili del fuoco e 118 e lui stesso ha coperto con la sua maglietta il vetro dell’auto per fare ombra al piccolo.

Tutto è andato per il meglio, il piccolo si è salvato e Bur, per la prima volta si è sentito una persona e non un fantasma.

La sorpresa è arrivata a giugno di quest’anno, quando grazie al suo gesto Bur, graziato dal Prefetto ha ricevuto l’agognato Permesso di Soggiorno e da allora non è più un clandestino.

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