Conservava la droga nel frigo, arrestato macellaio marocchino

carabinieri macellaio

foto "L'Arena"

Nessuno poteva immaginare che dietro quell’insospettabile macellaio ci fosse uno spacciatore di droga.

Invece Y.T., 28 anni, di nazionalità marocchina, sfruttava un vecchio frigorifero per nascondere le quantità di hashish che servivano per la sua attività di spaccio.

Il blitz messo a segno dai carabinieri della stazione Minerbe ha permesso di scoprire 4,3 chili di hashish all’interno del vecchio frigo, che si trovava all’interno del garage dell’abitazione del macellaio marocchino.

L’operazione è scattata all’alba di venerdì 26 aprile, quando gli uomini del maresciallo Simone Bazzani hanno deciso di fare irruzione nell’appartamento di via Faval, a Sanguinetto, piccolo comune in provincia di Verona.

Da giorni le forze dell’ordine erano appostate all’esterno dell’abitazione del macellaio, che viveva da solo in attesa di far arrivare sua moglie dal Marocco: il continuo movimento di macchine che andavano e tornavano da casa del 28enne marocchino ha fatto insospettire gli agenti.

Diverse persone arrivavano in via Faval e sostavano per pochi minuti davanti casa del macellaio, colloquiando con lui.

Un andirivieni che ha convinto i carabinieri a vederci più chiaro. Dopo un’intera notte di appostamento, l’uomo è uscito di casa alle 7 per recarsi a lavoro.

A quel punto, i militari l’hanno seguito e lo hanno costretto a fermarsi al primo incrocio, invitandolo a fare rientro a casa.

Il macellaio marocchino ha subito negato di possedere sostanze stupefacenti dentro l’abitazione, ma la sua evidente agitazione ha spinto le forze dell’ordine a perquisire ogni angolo dell’appartamento.

Dopo poco, i carabinieri hanno rinvenuto 21 grammi di cocaina all’interno del cassetto, assieme ad un bilancino di precisione.

Ma la scoperta più sorprendente è stata quella in garage: all’interno del vecchio frigorifero non c’era della carne, come è facile immaginare per un macellaio, ma bensì i 4,3 chili di hashish.

Tutta la sostanza stupefacente è stata sequestrata dalle forze dell’ordine, mentre l’uomo è stato condotto nella caserma del Comando della Compagnia di Legnago, a San Pietro.

Una volta effettuati gli accertamenti di rito, il macellaio marocchino è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di conseguenza trasferito nel carcere di Montorio.

Finora il magrebino era incensurato: al suo attivo aveva un solo precedente per guida in stato di ebbrezza.

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