Cittadinanza italiana per Amin Abelli, italiano per errore

Napoli, arriva la cittadinanza per un tunisino diventato italiano per sbaglio

L’assurda vicenda di Amin Abelli: alla nascita in Campania era stato trascritto come italiano senza averne diritto, adesso era a tutti gli effetti un clandestino. Ma il Comune di Napoli ha rimediato in corsa

Si è ritrovato ad essere cittadino italiano a sua insaputa e per questo ha rischiato di essere espulso, ma ora finalmente per Amin Abelli è arrivata una soluzione positiva. Al 29enne di origini tunisine infatti dal 6 aprile 2018 è stata infatti consegnata la cittadinanza italiana e questa volta nessuno avrà da ridire.

Una vicenda paradossale che era emersa quando Abelli tre anni fa aveva fatto domanda per prendere residenza a Longone al Segrino, in provincia di Como, dove si era trasferito per lavorare come chef.

Era convinto che non ci sarebbero stati problemi e invece lì è cominciata la sua odissea: ha scoperto infatti con amarezza che quando è nato, nel 1988, a Napoli per un errore di trascrizione gli impiegati del Comune, in particolare quelli della II Municipalità, lo avevano registrato come cittadino italiano anche se lui non ne aveva nessun diritto.

Un errore non suo ma che rischiava di pagare molto caro perché a questo punto, una volta scoperta la sua reale situazione, formalmente risultava un clandestino.

Così per tre anni Amin ha cercato di risolvere il problema, venendo rimbalzato tra vari uffici comunali senza in realtà trovare una soluzione fino a quando non si è messo nelle mani dell’avvocato Hillary Sedu (nigeriano di origini ma cresciuto a Napoli).

Quest’ultimo ha deciso di aggirare tutti gli ostacoli rivolgendosi direttamente al sindaco partenopeo, Luigi De Magistris che ha preso visione della situazione trovando una soluzione.

Così con una cerimonia ufficiale a Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, è arrivato il certificato di cittadinanza ufficiale, consegnato direttamente dall’assessore con delega alla Legalità, alla Trasparenza e all’Anagrafe, Alessandra Sardu.

Il tunisino è arrivato accompagnato dalla mamma e si è tolto un peso perché per il dolore che questa storia gli aveva procurato, aveva anche pensato i farla finita prima di trovare una soluzione: è stato sufficiente che gli uffici comunali di Napoli compilassero un nuovo atto di nascita dell’uomo e poi, grazie ad una legge che concede la possibilità in casi particolari, è stato direttamente il sindaco De Magistris a conferirgli la cittadinanza italiana.

Un errore da parte della burocrazia rimediato in corsa e ora per Amin comincia una nuova vita da cittadino italiano.

Una condizione nuova e reale che gli permetterà anche di pensare a mettere su famiglia con la sua compagna e soprattutto non gli comporterà più problemi nella ricerca di un lavoro e di una casa nella quale vivere, non da irregolare.

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