Cinquemila persone salvate dalla guardia costiera italiana nelle ultime ore

immigrazione clandestina

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25 GIUGNO 2016. Ancora migranti in arrivo sul territorio italiano: solo in una giornata sono state salvate 5000 persone dalla Guardia Costiera nelle acque del Mediterraneo. Ai soccorsi hanno partecipato alcune unità della Marina Militare, di Eunavformed, di Frontex e delle ong di Medici senza Frontiere e MOAS (Migrant Offshore Aid Station).

I migranti saranno smistati nei porti dell’Italia del Sud: oltre 3600 sbarcheranno in Sicilia. I profughi viaggiavano a bordo di 40 gommoni, due barconi ed una piccola imbarcazione. Medici senza Frontiere riferisce di aver operato nella notte su nove barche cariche di profughi alla deriva nel Mediterraneo centrale: più di mille migranti sono stati salvati etrasportati verso il porto di Augusta (Siracusa).

A Catania invece approderanno 765 profughi come pure il cadavere di una donna recuperato in mare, a Trapani arriveranno in 571 mentre a Messina in 745.

In una di queste operazioni, sono state curate circa trenta donne con ustioni in diverse parti del corpo: pare che molte di loro abbiano affrontato il viaggio sul gommone con gli arti immersi nel carburante.

Il responsabile delle operazioni di Medici Senza Frontiere, Sebastian Stein, a bordo della Bourbon Argos ha commentato con sgomento uno dei salvataggi: “sono letteralmente saltati verso di noi – ha raccontato Stein – abbiamo dovuto tirare fuori le persone dall’acqua. Quando hanno raggiunto la nostra nave, le persone hanno cominciato a scalarla e a lottare tra di loro. Non abbiamo mai visto così tante persone sulla nostra imbarcazione, ed é notevole che tutto ciò sia successo in modo relativamente sicuro”.

Nel frattempo, in Europa si lavora ancora per trovare un accordo su una Guardia di frontiera comune. Dopo 6 mesi di negoziati si è giunti ad un accordo provvisorio che prevede una riserva di 1500 uomini pronti ad intervenire con tempestività ovunque ai confini europei ed in mare.

Inoltre la nuova guardia di frontiera comune avrà il compito di coordinare le operazioni di ricerca e soccorso in mare. Se l’accordo verrà approvato, inizierà ad essere operativo già da questa estate.

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