Carola Rackete, capitano della Sea Watch 3, sfida il decreto salvini bis
Carola Rackete, il capitano della nave Sea Watch 3, ha forzato il blocco navale italiano entrando con la Sea Watch 3 all’interno delle acque italiane, con il chiaro e dichiarato obiettivo di far sbarcare i quarantadue immigrati a bordo nel porto di Lampedusa.
Un clamoroso atto di sfida della ONG, che va allo scontro totale dopo quattordici giorni di stallo.
Il blocco navale viene forzato proprio mentre la Ue fa sapere di essere pronta a gestire il ricollocamento dei migranti a bordo.
In virtù del decreto salvini bis, la nave battente bandiera olandese va incontro al sequestro; la Carola invece si espone a gravi conseguenze anche penali (come il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina)
“Ho deciso di entrare in porto a Lampedusa. So cosa rischio ma i 42 naufraghi a bordo sono allo stremo. Li porto in salvo”.
Immediata la risposta del titolare del Viminale Matteo Salvini
“Sappia che l’autorizzazione allo sbarco non c’è, schiero la forza pubblica, il diritto alla difesa dei nostri confini è sacra”
Il divieto d’ingresso nel porto è stato notificato dalla Guardia di Finanza alla comandante Carola Rackete. Sul molo di Lampedusa sono ora schierati i carabinieri.
Webmaster ed esperto in diritto cittadinanza e immigrazione