Legge di bilancio, la riduzione dei contributi non riguarda colf e badanti

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Le buste paga dei lavoratori e delle lavoratrici del settore domestico non sono interessate dalla riduzione dei contributi prevista nella nuova legge di bilancio e approvata dal Senato nei giorni scorsi.

Con questa norma viene infatti limitato l’esonero contributivo – vale a dire contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia, i superstiti a carico del lavoratore – per i periodi di paga che vanno dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022.

Uno sconto che è pari a 0,8 punti percentuali, a condizione, come riporta anche Il Sole 24 Ore, “che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo di 2.692 euro mensile, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima”.

Per farla breve, tutti gli importi fino a 35.000 euro all’anno sono interessati dalla riduzione dei contributi.

Sempre come riporta Il Sole 24 Ore, per via della misura eccezionale non subisce variazioni l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Coloro che oggi pagano un contributo del 9,19% pagheranno quest’anno un contributo ridotto all’8,39%.

Dato che il contributo a carico dei lavoratori costituisce per gli stessi anche un onere deducibile dal reddito imponibile ai fini Irpef, in modo tale da consentire ai lavoratori di pagare meno imposta sul reddito delle persone fisiche, con la diminuzione del contributo previdenziale nei riguardi del lavoratore si va a realizzare un fisiologico aumento del reddito imponibile su cui pagare l’Irpef.

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